Tarsu, Diomaiuto propone class action

di Redazione

Nicola Diomaiuto FRIGNANO. Nicola Diomaiuto lancia l’idea della class action per opporsi all’aumento medio della tassa sullo smaltimento dei rifiuti.

La vicenda è ormai nota ai più e riguarda l’aumento medio del 40% della Tarsu, registrato per l’anno 2009 dai cittadini della provincia di Caserta (quindi anche di Frignano) che in queste settimane si sono visti recapitare a casa l’amara “bolletta”, il cui rincaro dipenderebbe dall’incremento della tariffa del servizio raccolta a metro quadro che, dai 2,20 euro del 2008 è passata per l’appunto a 3,25 nel 2009.

Le amministrazioni locali non hanno saputo fornire spiegazioni soddisfacenti ed il rimpallo di responsabilità fra Regione, Province e Comuni non ha aiutato il contribuente a fugare i propri dubbi riguardo i rincari. Con i partiti che (a parte qualche caso mal organizzato) latitano, a farsi carico di una iniziativa destinata a spaccare è il mondo della società civile e delle associazioni. Diomaiuto chiede ai cittadini un vero e proprio gesto “rivoluzionario” da portare avanti con l’ausilio dei mezzi di tutela giuridici a disposizione. “bisogna smetterla con le sterili lamentele” propone Diomaiuto. “Dobbiamo attivare con i mezzi che ci sono messi a disposizione dall’ordinamento giuridico e bisogna farlo tutti assieme, non si deve correre ognuno per se. Recuperare la visione dell’interesse comune e battersi per ottenerlo”.

Una ricetta semplice ma assieme provocatoria. “Lanceremo una raccolta di firme – continua Diomaiuto – coordinata e ordinata, non come le tante di cui ho sentito parlare in questi giorni. Ogni cittadino potrà versare un contributo di pochi euro a famiglia o anche a titolo personale. Il ricavato servirà a finanziare una consulenza di uno tra i più titolati avvocati ammistrativisti. Penso all’istituto dell’azione collettiva (class action, ndr) introdotta nel nostro ordinamento con la legge finanziaria 2008, quale nuovo strumento generale di tutela del cittadino”.

La raccolta può iniziare con la volontà e disponibilità di qualsiasi cittadino o di qualsiasi associazione di Frignano, da estendere anche negli altri comuni dell’agro aversano. “Non bisogna piegarsi, bisogna chiedersi se sia giusto un rincaro per un servizio che ancora oggi non funziona e che spesso lascia il nostro territorio affogare nell’immondizia non raccolta. Dov’è il servizio raccolta per i rifiuti ingombranti? Dov’è finita la raccolta differenziata? Perché i sacchetti non vengono consegnati porta a porta? Perché non si punisce severamente chi non fa la differenziata? Non è forse vero che il nostro Paese è stato multato da Bruxelles per effetto delle modalità di trattamento dei rifiuti che crea un pericolo per le future generazioni?”. La conclusione di Diomaiuto è tanto amara quanto condivisibile: “Non abbiamo già sofferto abbastanza per questo servizio mai reso degnamente?”.

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