Marea nera, la Bp posiziona la ‘cupola’

di Redazione

 Una bolla di gas metano, partito dal fondale marino e che è esplosa in superficie, sarebbe la causa del disastro ambientale nel Golfo del Messico.

E’ quanto ha appurato l’indagine interna della British Petroleum, l’azienda petrolifera proprietaria della piattaforma. L’esplosione avvenuta il 20 aprile alla Deepwater Horizon, a circa 42 chilometri da Venice, in Louisiana, ha causato la morte di 11 dipendenti.

Mentre la Bp lotta contro il tempo per cercare di turare le falle e i suoi ingegneri hanno appena posizionato la gigantesca cupola di metallo che dovrebbe provare a bloccare i flusso di greggio che da giorni si riversa nelle acque cristalline antistanti le coste Usa, cominciano a emergere particolari sulle cause della esplosione.

Gli operai sulla piattaforma hanno raccontato di aver sentito “urla e grida” e che la gente si gettava in mare per fuggire. Secondo testimoni oculari, non funzionarono i meccanismi di sicurezza e gli operai furono colti di sorpresa.

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