Grazzanise, affreschi danneggiati: appello del parroco

di Redazione

 GRAZZANISE. Il patrimonio artistico grazzanisano non è proprio notevole, né per entità né per il valore delle opere, dunque quel poco che c’è andrebbe catalogato e gelosamente salvaguardato.

Si tratta di un’esigenza da fronteggiare quantomeno mediante un’assidua e proficua sinergia fra assessorato comunale alla cultura ed autorità religiose, magari sotto la spinta della cittadinanza. Ma questo oggi appare ancora un impegno complessivo da assumere. Intanto, nella chiesa della SS.Annunziata s’impone un’emergenza che non consente lunghi rinvii: due preziosi dipinti risalenti agli anni Cinquanta appaiono fortemente compromessi e rischiano di andare in definitiva rovina.

Il parroco, padre Francesco Monticelli, ha lanciato così un vibrante appello ai fedeli: “Carissimi, ancora una volta mi rivolgo alla vostra generosità, per tutelare un bene che è di tutti noi. Come alcuni di voi ben sanno, le infiltrazioni pluviali, verificatesi nel corso di questo inverno al tetto della chiesa, hanno determinato gravi danni a due tele che sono collocate in corrispondenza delle stesse infiltrazioni”.

 Essendo le condizioni delle opere pittoriche abbastanza preoccupanti, padre Monticelli ha ritenuto doveroso “avviare rapidamente i necessari interventi di ripristino e di recupero dei due dipinti raffiguranti l’Annunciazione e l’Episodio di Emmaus. Tutto ciò per evitare che ulteriori perdite di tempo arrechino danni ancor più gravi alle due opere. E’ per questa iniziativa che oggi mi rivolgo alla vostra solidarietà. Il costo dell’intervento, infatti, è di 5mila euro. Chiedo, perciò, a voi tutti di voler sostenere la buona riuscita dell’iniziativa, attraverso il vostro sostegno economico che, sono sicuro, non mancherà neanche questa volta, nel consueto spirito di generosità che vi caratterizza. Chi vuole potrà far pervenire direttamente a me il proprio contributo. Ringrazio tutti e ciascuno di cuore”.

E’ facile immaginare che i fedeli della Parrocchia e tutti i cittadini risponderanno con concreta sensibilità all’appello e che le tele saranno salvate, come merita uno dei due affreschi che -sulla parte anteriore della volta dell’altare – rappresenta San Pietro recante le chiavi del Paradiso. Tuttavia, per amore della verità, va detto che nell’ultimo decennio la chiesa è stata restaurata con fondi regionali, per cui sembra assai strano il fenomeno delle infiltrazioni d’acqua piovana che, in passato e in quei punti, non avvenivano. Per di più, occorrerebbe sapere se padre Monticelli, prima di rivolgersi ai fedeli, abbia bussato alla porta del competente Ufficio della Curia capuana oppure se, avendolo fatto, abbia ricevuto un diniego. Gli appositi fondi curiali, in circostanze del genere, dovrebbero alleviare gli sforzi che si chiedono alla popolazione locale.

inviato da Raffaele Raimondo

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