Vendita Findus, Ugl preoccupata per la sorte dei lavoratori

di Redazione

 CAIVANO (Napoli). La paventata vendita del Brand Findus, prospettata nei giorni scorsi dal gruppo Unilever presso la sede della Unione Industriali di Roma, …

… ha spinto il segretario nazionale del settore agroalimentare della Ugl Paolo Mattei a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori della multinazionale ed ad organizzare una tornata di assemblee in corso di svolgimento nei siti produttivi di tutta Italia. E’ stato ieri il turno dello stabilimento di Caivano, in provincia di Napoli, dove a causa della delicatezza e della complessità della problematica il sindacato che fu di Renata Polverini ha organizzato tre assemblee in corrispondenza dei turni lavorativi.

Numerose le presenze dei lavoratori, così come quelle dei dirigenti sindacali intervenuti; a fiancheggiare il segretario Mattei erano infatti presenti il segretario regionale di categoria della Campania Ferdinando Palumbo, quello provinciale Maurizio Figlioli, la coordinatrice Rsu Mirella Bellucci e la Rsu di Cisterna Massimo Petrucci.

“La Ugl – ha spiegato Mattei – è seriamente preoccupata per la sorte dei 600 lavoratori di Cisterna e chiede all’azienda l’attivazione di un tavolo di confronto atto a comprendere le metodologie adoperate nella comunicazione, che non era inserita nell’ordine del giorno dell’incontro fissato a Roma, e nella scelta dello spostamento delle 130 unità della sede di Roma sul brand in vendita. Vogliamo capire” ha aggiunto il segretario “quali sono le responsabilità etiche e sociali della multinazionale e per questo ci faremo carico di richiedere delucidazioni a tutti i livelli istituzionali”.

“Bisogna sostenere e comprendere la difficoltà dei lavoratori Findus – ha argomentato Palumbo – quello che oggi può apparire un problema lontano domani potrebbe riguardare altri lavoratori del gruppo. L’invito è quello di tornare ad un impegno sindacale alto ed appassionato che ponga la solidarietà, la partecipazione, la passione e soprattutto l’unità di tutti i lavoratori al centro della sua azione”.

“Sono preoccupato per il mio futuro poiché temo la vendita della Findus ad un Fondo Azionario – ha concluso Petrucci – per questo chiedo la solidarietà ai lavoratori di Caivano che potrebbe anche tramutarsi in future azioni di lotta”.

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