Napoli, tenta suicidio a scuola: suo caro amico si era ucciso

di Redazione

 NAPOLI. Una studentessa di 14 anni è precipitata da una finestra del liceo “Umberto I” di Napoli. E’ stata portata in rianimazione da un’ambulanza del 118 all’ospedale Cardarelli.

Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia Chiaia. Secondo i primi accertamenti si tratterebbe di tentato suicidio.

La ragazza ha chiesto di andare in bagno, durante l’ora di lezione di latino e greco, e si è lanciata dal secondo piano dell’istituto. La caduta però è stata attutita dalla presenza dei motorini, che hanno evitato il peggio. Si tratta di una allieva diquarto ginnasio. “Una ragazza di primissimo ordine, brava a scuola, fra le migliori”, ha detto il preside Ennio Ferrara, sconvolto dall’accaduto. “La scuola è sempre stata vicina ai suoi alunni – ha continuato trattenendo una forte commozione – e lo sarà sempre, interessandosi anche a problematiche che non attengono alle materie di studio”.

Dall’ospedale i medici hanno riferito che l’alunna non è in imminente pericolo di vita, ma la prognosi non viene ancora sciolta.Muove tutti gli arti ma ha riportato un politrauma e potrebbero esserci delle lesioni interne.

Sulle cause che hanno indotto la 14enne al disperato gesto, sembra che la stessa avesse subito un forte trauma nei mesi scorsi, quando ha perso un amico, forse il suo fidanzatino, che si era ucciso in un’altra scuola napoletana. A raccontare questo episodio sono i ragazzi del liceo,storia che viene confermata anche dal preside. Fra i motivi che avrebbero determinato in questi ultimi mesi uno stato di tristezza dell’alunna ci sarebbe anche uno “pseudo senso di colpa”, ha detto il preside. “Sembra che lei conoscesse da un mese e mezzo quel ragazzino che si uccise a ottobre, in un’altra scuola di Napoli. E pare che le avesse mandato un sms”, ha raccontato il preside. Un messaggino al quale lei però non era riuscita a rispondere, ha continuato, “proprio perché si trovava in classe, durante le ore di lezione”. “Ultimamente però era tranquilla, – ha concluso Ferrara – la madre si era venuta a congratulare con noi e con il consiglio di classe per come era stata seguita”. Il liceo Umberto, è stato anche spiegato a scuola, ha due psicologhe che sono disponibili, sei ore alla settimana, per un sostegno a ragazzi eventualmente in difficoltà. Oggi però il consultorio era chiuso.

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