Fiat, Elkann: “Su Pomigliano bisogna decidere”

di Redazione

John Elkann NAPOLI. A margine dell’assemblea annuale della Banca d’Italia il presidente della Fiat John Elkann è intervenuto sugli investimenti per il potenziamento dello stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli).

Al riguardo il numero uno del Lingotto ha dichiarato: “C’è poco tempo e ora bisogna decidere”. Alla domanda sulla posizione dell’Ad Sergio Marchionne, Elkann ha sottolineato: “Speriamo in un esito positivo. L’abbiamo ribadito in ogni occasione”.

Ottimista, invece, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, secondo il quale l’accordo è vicino e positivo tanto per investimenti quanto per occupazione: “Su Pomigliano siamo quasi in dirittura d’arrivo”.

Il 28 maggio i vertici aziendali avevano incontrato Fim e Uilm. In quell’occasione Marchionne aveva fatto sapere che senza un incontro in tempi rapidi lo stabilimento campano, dove dovrebbe essere trasferita la produzione della Panda, sarà a rischio. I due sindacati s’erano detti fiduciosi su un accordo entro l’11 giugno. Assente la Fiom, che incontrerà la Fiat il 4 giugno.

“Siamo pronti al rush finale, eravamo pronti anche la scorsa settimana, dobbiamo trovare un punto d’incontro”. Così Bruno Vitali, responsabile Auto della Fim, commenta le dichiarazioni di John Elkann. “Abbiamo dato risposte positive – spiega Vitali – sull’utilizzo degli impianti e sulle flessibilità, che erano le richieste del 21 aprile. Le cose che si sono aggiunte stanno complicando la vertenza, ma siamo pronti alla stretta conclusiva da farsi prima dell’incontro su Termini Imerese dell’11 giugno”.

“Abbiamo partecipato all’incontro di venerdì scorso proprio per evitare di perdere ulteriormente tempo. E siamo disposti a continuare immediatamente nella trattativa per raggiungere un accordo entro la metà di giugno”. Lo afferma Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. “Ci auguriamo che la Fiom sia sulla stessa lunghezza d’onda, é importante che ci sia la sua firma anche se non può essere un vincolo”, aggiunge Palombella. Per il segretario generale della Uilm, “la posta in gioco è così importante che nessuno può avere lo scrupolo di non avere fatto il possibile”.

“E’ il momento di tenere saldi i nervi. Per quanto ci riguarda abbiamo detto che entro il 10 giugno bisogna trovare un accordo conclusivo che garantisca ai lavoratori di Pomigliano di produrre la Panda per i prossimi anni”. Lo ribadisce il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo.

Anche per la Fiom “i tempi sono maturi per provare l’affondo e cercare di raggiungere l’accordo per Pomigliano”, anzi “si può chiudere a partire da lunedì”. “Siamo pronti – spiega Enzo Masini, responsabile Auto della Fiom – avevamo comunicato alla Fiat e agli altri sindacati che dal 3 giugno lo saremmo stati. Sono loro che hanno fatto un incontro separato e inutile, e ci costringono a farne uno noi il 4 di cui avremmo fatto a meno”. Per Masini “non c’é una data di scadenza, bisogna mettersi a sedere e trattare”. “Noi – aggiunge – abbiamo le idee chiare, anche le distanze sono chiare. La Fiat deve togliere elementi che non hanno niente a che vedere con produttività, efficienza e organizzazione del lavoro, idee punitive verso i lavoratori e le organizzazioni sindacali. E non deve tentare di stravolgere il contratto nazionale”.

“Come già ribadito durante l’ultimo incontro avuto venerdì con i vertici Fiat a Torino, siamo disponibili a proseguire il confronto per giungere al più presto ad un accordo condiviso per Pomigliano d’Arco”. Lo afferma il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega al Gruppo Fiat, Antonio D’Anolfo. “Ormai – aggiunge – non c’é più tempo da perdere perché i lavoratori aspettano risposte concrete sul loro futuro, e il rilancio di un sito importante come quello di Pomigliano è necessario non solo per la Campania ma per tutto il Sud”.

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