Estorsioni ai cantieri, 6 ordinanze contro clan Abate

di Redazione

 NAPOLI. Duro colpo al clan Abate egemone a San Giorgio a Cremano (Napoli).

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, su richiesta della Dda, a carico di sei persone, tutte già note alle forze dell’ordine, ritenute a vario titolo vicine al sodalizio.

Il provvedimento, emesso per due episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è stato notificato in carcere a Enzo Cefariello, 50 anni, ritenuto il reggente del clan Abate; Claudio Ferrara, 34 anni, ritenuto elemento di spicco del sodalizio criminale e fiduciario del capo storico del clan Filippo Abate; Vincenzo Moliterno, 30 anni, genero di Enzo Cefariello e suo autista e fiduciario nell’ambito del sodalizio criminale; Carlo Romano, 41 anni, Giorgio Di Matola (20), Vincenzo Siano (31).

I fatti cui fa riferimento l’ordinanza si sono verificati il 10, 20 e 21 luglio 2009 a San Giorgio a Cremano. Il 21 luglio 2009 i carabinieri della locale tenenza arrestarono in flagranza Giorgio Di Matola per estorsione mentre – secondo l’accusa – due suoi complici, Carlo Romano e Vincenzo Siano, erano riusciti a darsi alla fuga e rendersi irreperibili. A seguito di indagini con intercettazioni telefoniche, i carabinieri arrestarono su ordinanza Carlo Romano mentre Vincenzo Siano, destinatario del medesimo provvedimento, si consegnò al carcere di Ariano Irpino.

Durante lo sviluppo delle investigazioni, attraverso intercettazioni ambientali, i carabinieri riuscirono a ricostruire le varie fasi della estorsione e ad identificare in Ferrara e Moliterno coloro che avevano fatto ‘visita’ al cantiere edile il 10 luglio 2009. A fare da regista di queste ‘visite’ – secondo i carabinieri – sarebbe stato il reggente del clan, Enzo Cefariello.

Nel frattempo si è verificato un altro episodio estorsivo a San Giorgio ai danni del titolare di una impresa edile. Per questo motivo il 4 novembre 2009 i carabinieri di Cercola hanno sottoposto a fermo, emesso dalla Dda di Napoli, lo stesso Cefariello, Concetta Abate, e i due destinatari delle ultime ordinanze Ferrara e Moliterno.

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