Gli abusivi di via San Lorenzo verso lo sgombero coatto

di Antonio Arduino

Aniello De CristofaroAVERSA. Cattive notizie per i cittadini morosi residenti nelle palazzine di via San Lorenzo, di proprietà comunale, che ospitano 132 nuclei familiari.

Dopo una meticolosa operazione di verifica della titolarità degli appartamenti occupati e la precisa valutazione del debito contratto per il mancato pagamento dei canoni di locazioni dovuti, l’ente comunale metterà in atto il meccanismo burocratico destinato alla riscossione.

Ad annunciarlo è Aniello De Cristofaro (nella foto), assessore al patrimonio. “Se andrà a vuoto anche l’ennesimo sollecito di pagamento che stiamo per inviare ai morosi, andremo avanti interessando anche le forze dell’ordine per eseguire sgomberi coatti” dice. Ma potrebbe non essere necessario arrivare a tanto perché il programma tracciato dall’assessore, per realizzare l’intervento teso a recuperare quanto dovuto all’ente, prevede di affidare il compito ad una società specializzata nel settore.

le palazzine di via San Lorenzo“Purtroppo – spiega De Cristofaro – come amministrazione municipale non abbiamo il personale sufficiente per provvedere in proprio, di conseguenza fino ad oggi siamo stati costretti a limitarci a sollecitare il pagamento agli inquilini morosi che sono la gran parte dei residenti nelle palazzine di San Lorenzo. Ne è venuto di conseguenza che il buco dovuto ai mancati pagamenti è grosso”. “Gli inquilini – continua l’assessore – praticamente non pagano da quasi trent’anni. Considerando le nuove regole in fatto di finanziamenti pubblici ai comuni non ci possiamo permettere ulteriori indugi”. “Così, dopo aver preso contatto con due o tre ditte specializzate nel recupero crediti daremo il via – spiega – ad una gara per affidare il recupero dei crediti ad una ditta esterna specializzate nel settore”.

Come precisa l’assessore, l’operazione sarà a costo zero per il comune, dal momento che il bando prevederà il pagamento del lavoro svolto dalla ditta vincitrice della gara sulla base delle somme che avrà riscosso. Come accade con i pagamenti chiesti dall’Equitalia, per coloro che continueranno ad essere morosi è prevedibile che la società di recupero crediti attivi il meccanismo di sequestro di beni come l’automobile e, se questo ancora non sufficiente, sarà dato il via agli sgomberi coatti.

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