Centrale termoelettrica, Tar condanna Comune: il commento di Sorvillo

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. L’associazione Libera A.T.S. con la presente, attraverso il suo presidente Salvatore Sorvillo, vuole porre l’interrogativo sull’articolo pubblicato su “Fresco di Stampa” del mese di aprile, riguardante la condanna, …

… da parte del Tar Campania, del comune di Orta di Atella, a risarcire la società Sondel Gruppo Falk per la mancata realizzazione della centrale termoelettrica a seguito del diniego del Permesso di Costruire.

“Sembra aberrante – afferma Sorvillo – che lo Stato dia così ragione ad un interesse privato, e non sia vicino alla volontà dei cittadini che ricordiamo fortemente si opposero alla realizzazione della centrale, centrale ricordiamolo da 800 megawatt che come primo sicuro impatto sul territorio poneva l’aumento di almeno un grado della temperatura, senza considerare l’aumento dei campi elettromagnetici e l’inquinamento ambientale dovuto alla messa in esercizio”.

“Tutti i cittadini Ortesi sia vecchi che nuovi si sento vicini all’amministrazione comunale, e sicuramente si può dire che il danno economico per le casse comunali è ampiamente superabile, anche con un estrema autotassazione, poiché il danno sulla salute pubblica non sarebbe in alcun modo superabile ricordando che alcune conseguenze potrebbero manifestarsi sulle generazioni future, quindi sarebbe un eredità troppo gravosa e troppo triste. Certamente, a mio avviso, ci potrebbe essere una soluzione urbanistica al problema, si potrebbe entro i potrei degli organi comunali, espropriare e convertire l’aera da Prg destinata alla centrale, facendo valere l’interesse pubblico, stralciando la zona e con una concessione in deroga allo strumento urbanistico, approvata in consiglio comunale da tutte le forze politiche e avallata dai cittadini, si potrebbe pensare di utilizzare l’area per insediare un centro polivalente d’interesse pubblico, con la realizzazione di una piscina comunale coperta gestita dal comune con un socio privato (creando posti di lavoro) un teatro con scuola di recitazione (per valorizzare la cultura teatrale ed la storia locale molto spesso passate in secondo ordine e poco conosciute fuori dai confini) ed intorno a queste due strutture creare un centro di ippoterapia (riabilitazione motoria attraverso l’uso di cavalli) ed un’area per la formazione di personale di protezione civile da utilizzare in caso di calamità naturali e comunque da utilizzare a supporto della vita quotidiana”.

“Non è un progetto alla Fitzcarraldo ma un’opera legale realizzabile, sovvenzionabile e sostenibile ad utilizzo delle collettività e per la collettività della quale il sottoscritto possiede anche un progetto pronto, che non esiterebbe a regalare all’ente comune”.

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