“Festa del Libro…parliamone” ospita Don Giuseppe Merola

di Redazione

 MARCIANISE. Un parterre qualificato è convenuto nel pomeriggio di giovedì 8 aprile, presso la sala polifunzionale della biblioteca comunale, per applaudire don Giuseppe Merola, vice parroco della SS. Annunziata, autore del fortunato libro, “Angelo Narducci e Avvenire”.

L’occasione è stata fornita da un nuovo appuntamento di “Festa del libro…parliamone”, al quale ha preso parte direttamente il sindaco Antonio Tartaglione, che ha voluto accogliere don Merola riservandogli parole di stima per la sua attività pastorale e di ricercatore. A moderare il dibattito, al quale ha assistito un nutrito gruppo di esponenti del locale governo, Caterina Vesta che, insieme allo psicoterapeuta Giuseppe Luigi Esposito, ha rappresentato al tavolo dei relatori “Amici del Libro”, associazione che collabora con l’amministrazione comunale nell’organizzazione della kermesse.

Dal canto suo, don Giuseppeha ringraziato pubblicamente il primo cittadino per il suo elogio, e per essere intervenuto alla presentazione ufficiale del libro, avvenuta nella sede romana di Radio Vaticana lo scorso 27 gennaio. L’autore è entrato poi nel vivo dell’argomento, tracciando un dettagliato ritratto di Angelo Narducci, del quale ha delineato il profilo umano, cristiano e professionale. Le riflessioni emerse sono state supportate da un ampio ventaglio di fonti, messe a disposizione per la ricerca direttamente dalla vedova dello storico direttore dell’Avvenire, e costituite da foto, articoli e carte private.

Don Merola, grazie alla sua elevata competenza nella storia del giornalismo, si è cimentato in un’applaudita analisi della situazione della stampa odierna, comparando lo stato di quella propriamente cattolica con quella della carta stampata laica. Quanto alla libertà di stampa, l’autore ha chiarito come essa attualmente sia messa a dura prova. Nel contempo però ha spiegato i principi ispiratori a cui dovrebbe attenersi chi si avvia ad attività giornalistica, che dovrebbero prevedere sempre il rispetto della verità.

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