Camorra, Dia sequestra altri beni per 5 milioni a Nicola Verolla

di Redazione

Nicola VerollaLUSCIANO. La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha eseguito un provvedimento di estensione di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di Nicola Verolla, 64enne di Lusciano, …

… in provincia di Caserta e della moglie Rosa Di Marino, 53enne di Parete, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. I beni oggetto del provvedimento – che non rientrano nel precedente sequestro del valore di 8 milioni di euro, operato diversi mesi fa nei confronti di Verolla – sono costituiti da immobili di lusso. In particolare, 4 villette unifamiliari realizzate su due livelli, composte da 10 vani, ubicate a Giugliano in località “Marenola”, ed un edificio commerciale ubicatoa Lusciano.

Nicola Verolla, attualmente detenuto, nel gennaio del 2008 è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, per i reati di concorso in estorsione, unitamente a Raffaele Bidognetti, Michele Zagaria ed altri, ai danni dell’imprenditore edile Francesco Saverio Emini, titolare della “Emini Costruzioni”, costringendolo a consegnare loro, per i lavori edili effettuati in Lusciano e in San Marcellino, somme di denaro. Risulta inoltre gravato da diversi pregiudizi penali, tra i quali furto aggravato nel 1993, tentato omicidio e porto e detenzione illegale di armi; delitti per i quali nel 1999 è stato condannato, con sentenza passata in giudicato, a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici.

Nel corso delle intercettazioni telefoniche è emerso che il negozio di autoricambi, ubicato a Lusciano, di cui Verolla era titolare, veniva utilizzato, con il suo evidente consenso, come una delle basi operative del gruppo, per la riunione degli affiliati, come luogo di ricovero dei componenti del sodalizio feriti da colpi di arma da fuoco, ovvero come base dove venivano condotti, anche con la forza, imprenditori sottoposti e da sottoporre ad estorsione. Verolla, tra l’altro, risulta coinvolto in diversi episodi di violenza ed estorsioni, come il tentato omicidio di Raffaele Zippo, dalle cui indagini emerge che presso il suo negozio di autoricambi avviene l’incontro tra il latitante Aniello Bidognetti e Giuseppe Setola e con un imprenditore sottoposto a estorsione. Le villette ed il locale commerciale risultano tutte date in affitto a terzi, estranei alle vicende criminali di Verolla che ne traeva un utile netto di oltre 130 mila euro annui.

Il precedente sequestro, operato sempre dalla Dia su delega del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ammontava complessivamente a 8 milioni di euro a cui vanno ad aggiungersi gli attuali 5 milioni di euro, per un totale di oltre 13 milioni di euro.

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