Vignetta Unità: scontro ad Annozero tra Santoro e La Russa

di Redazione

La Russa mostra la vignetta durante AnnozeroROMA. “Novantasei membri del governo polacco spariti in un colpo” dice Bobo. “La solita storia. A chi troppo e a chi niente”, risponde la figlia.

Le frasi contenute nella vignetta di Staino apparsa sull’Unità, ispirata al disastro aereo polacco, è stata al centro di un aspro scontro tra Michele Santoro e il ministro Ignazio La Russa durante la puntata di Annozero in onda giovedì sera. Il conduttore ha affermato che “la satira deve essere libera”, altrimenti si torna al “fascismo”, mentre l’esponente del Pdl ha letto la vignetta definendola vergognosa, poiché, come sottolineato dal Pdl nei giorni scorsi,potrebbe essere interpretata come un “auspicio” affinché il governo Berlusconi faccia la fine di quello polacco. In studio c’era anche il direttore dell’Unità, Concita De Gregorio, che in questi giorni ha difeso la vignetta. Presenti anche Gino Strada, fondatore di Emergency (che ha affrontato la vicenda dell’arresto dei tre operatori in Afghanistan sospettati di aver partecipato all’organizzazione di un attentato terroristico), Antonio Di Pietro e il politologo americano Edward Luttwak.

VICENDA EMERGENCY. La Russa ha avuto un duro scambio di accuse anche con Gino Strada sul caso afghano. “L’atteggiamento usato da Strada in questi giorni sembrava non indirizzato a salvare gli italiani ma ad attaccare il contingente internazionale di cui fa parte anche l’Italia”, ha detto il ministro, sottolineando che il medico milanese “non ha mai parlato contro i terroristi e questo non ha aiutato”. “Come si fa a dire che non siamo contro i terroristi? – ha replicato Strada – A noi non interessano le valutazioni politiche, ci interessano i nostri operatori. Sono convintissimo che l’Afghanistan è occupato militarmente. Non è un’ ideologia. L’Afghanistan è stato bombardato per la prima volta il 7 ottobre 2001”. “Come volevasi dimostrare. – ha commentato La Russa – Abbiamo opinioni diverse. La sua però non aiuta i tre italiani”. “Per essere chiari – ha osservato Strada – diciamo che è terrorismo tutto ciò che è violenza. Noi siamo contrari a chiunque usi violenza. Nel nostro paese decenni fa i partigiani venivano chiamati terroristi. Terroristi sono tutti coloro che usano la violenza”. “Bravo, bravo, – ha replicato La Russa – allora quando i nostri militari usano legittimamente la violenza sono dei terroristi? Mi vergogno. Per fortuna abbiamo opinioni diverse”.


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