Tragedia di Ventotene, si indaga per omicidio colposo

di Redazione

Sara Panuccio e Francesca ColonnelloLATINA. E’ “duplice omicidio colposo e lesioni” il fascicolo contro ignoti aperto dalla Procura di Latina per individuare eventuali responsabilità sulla tragedia avvenuta martedì mattina sulla spiaggia di Cala Rossano, sull’isola di Ventotene, …

… dove sono morte le 14enni Sara Panuccio e Francesca Colonnello, che si trovavano in gita scolastica. Al momento non ci sono indagati. Martedì mattina ledue studentesse, che frequentavano la scuola media “Anna Magnani” del quartiere Morena di Roma, sono rimasteschiacciate da rocce staccatesi all’improvviso da un costone di tufo che sovrasta la spiaggia. I corpi sono stati riportati a Formia da una motovedetta della Guardia di Finanza.

Si è svegliata, intanto,nel letto dell’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina,Athena, l’altra studentessa romana, 14 anni, rimasta ferita nel crollo e le prime parole che ha pronunciato oggi sono state per le sue amiche, per Sara e Francesca. “Come stanno? Ho visto crollare tutto”. Ma Athena non sapeva che le sue compagne non ci sono più.E’ ricoveratacon fratture multiple sul corpo e oggi, più cosciente, è riuscita a parlare e raccontare.

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, che si è detto a disposizione dei magistrati,ha replicato ai cronisti che gli chiedevano se si aspettasse un avviso di garanzia. “L’unico rammarico che ho – ha detto -è di non essere riuscito a salvare quella ragazza, che sembrava si stesse riprendendo invece mi è morta tra le braccia”.”Ho incontrato i genitori alla cappella del cimitero – ha raccontato il sindaco – li ho salutati, non mi hanno detto niente personalmente. Sicuramente ce l’avranno con me, ce l’avranno con tutti. E’ normale li capisco. Sono un genitore anche io, capisco cosa provano”.

Affrontando poi l’argomento dei lavori compiuti sul costone doveè avvenutol’incidente il sindaco ha spiegato che “gli interventi sonostati eseguiti sei anni fa dalla precedente amministrazione. Da allora non ci sono mai stati problemi. Qui a Ventotene e’ laprima volta che avviene un incidente mortale”.

Secondo i primi risultati dell’autopsia sui due cadaveri, Francesca sarebbe morta per un colpo fatale alla testa, mentre Sara sarebbe stata schiacciata dalla terra. Il medico legale Filippo Milano ha chiarito che Francesca è morta per una “lesione alla testa tecnicamente incompatibile con la possibilità di sopravvivenza”. L’amica, invece, sarebbe sopravvissuta alcuni istanti, “forse qualche minuto”, spiega il dottore. Gli esami hanno evidenziato “una sindrome da schiacciamento dovuta al peso della terra al livello del torace e dell’addome, compatibile con una brevissima sopravvivenza”.

I funerali si svolgeranno venerdì pomeriggio in forma privata nella chiesa di Sant’Anna, a Roma. Chiunque vorrà dare loro l’ultimo saluto potrà comunque visitare la camera ardente.

“Sto ancora aspettando di sapere quando saranno le esequie delle due ragazze morte a Ventotene: per quel giorno farò un’ordinanza perché sia lutto cittadino”. Lo ha annunciato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

“Il costone tufaceo che delimita a sud la spiaggia di Cala Rossano a Ventotene che è stato interessato da un crollo di massi che ha causato due giovani vittime, anche se non era stato classificato a pericolo di frana di fatto era instabile ed avrebbe dovuto essere classificato come tale”. A dirlo, in una relazione pubblicata sul quotidiano ecologista Terra oggi in edicola, è Franco Ortolani, ordinario di Geologia e direttore del dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio dell’Università di Napoli Federico II. “Le spiagge sottostanti al costone – scrive il geologo nello studio, fornito anche di una ricca documentazione fotografica – avrebbero quindi dovuto essere interdette ai cittadini”. “La mancata corretta perimetrazione dei tratti di costone instabili e la mancata interdizione delle sottostanti spiagge ai cittadini – aggiunge il geologo – ha infatti determinato la presenza dei giovani studenti alla base delle scarpate”.

Dopo la morte delle due studentesse, oggi la decisione della Regione Lazio e del Genio civile di far partire già da domani i lavori in due aree dell’isola di Ventotene, dove si erano verificate due frane, una un anno fa e l’altra il mese scorso. Si corre ai ripari, su quest’isola lunga due chilometri e larga 800 nel punto massimo, anche se il sindaco Assenso ci tiene a sottolineare che il luogo dove è avvenuta la tragedia, Cala Rossano, come testimonia anche un documento sequestrato stamani dai Carabinieri in Comune (stilato dall’Autorità dei bacini regionali del Lazio), è una delle poche spiagge ritenute “sicure”. Per oltre il 90% delle coste di Ventotene, infatti, vige il divieto di sostare e bagnarsi entro 50 metri dai costoni di tufo e roccia.

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