Rottura nel Pdl, Berlusconi convoca vertice del partito. Bossi ipotizza elezioni

di Redazione

Fini-BerlusconiROMA. Quanto è grave la crisi con Fini? A questa domanda, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi glissa:”Siamo in un argomento diverso da quello che abbiamo trattato sin qui. Questi sono piccoli problemi interni a una forza politica”.

La rottura trai due co-fondatori del Pdl sembra tuttavia conclamata. Al punto che lo stesso premier, all’indomani del faccia a faccia con l’ex leader di An, da cui è emerso che le distanze tra i due sono sempre più evidenti, ha deciso di convocare l’ufficio di presidenza del Pdl per “comunicazioni urgenti”, non si sa quali. Si ipotizza la richiesta di una “conta nel partito” su un documento che segna come irreversibile la nascita del Pdl e che condanni ogni tentativo di scissione. Tuttavia ambienti del Pdl citati dalle agenzie di stampa fanno sapere che quella della direzione nazionale è una convocazione che era già fissata, nel quadro della consultazione degli organi di partito decisa dopo le regionali. Come dire che non è una conseguenza delle richieste di chiarimento avanzate dall’ex leader di An.

Stamane, alcunifiniani, tra cui Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Flavia Perina e Adolo Urso, hanno visto il presidente della Camera che ha commentato positivivamente la convocazione per giovedì prossimo della direzione nazionale del Pdl (un organismo composto da 171 membri) allargata ai gruppi parlamentari: “E’ sul piano del metodo, una prima risposta positiva ai problemi politici che ho posto ieri al presidente Berlusconi” ha detto il numero uno di Montecitorio. “Mi auguro – ha aggiunto – che a partire dalla riunione, cui parteciperò, possa articolarsi una risposta positiva anche nel merito delle questioni sul tappeto, a cominciare dal rapporto tra il Pdl e la Lega”.

Intanto, illeader della Lega, Umberto Bossi, dopo aver consigliato a Berlusconi di trattare con Fini, ora prevede negativi risvolti per il governo: “Quale scenario? Se le cose non si rimettono a posto ci sono le elezioni”. E aggiunge: “Non ho certezze ma temo che la cosa non si rimetterà a posto…”. A chi gli ha chiesto se sia stato lui afar arrabbiare Fini, Bossi si è limitato ad agitare un pugno come a voler colpire scherzosamente i giornalisti.


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