La Camera dà il via libera al ddl Lavoro

di Angela Oliva

 ROMA. Con 259 voti favorevoli, 214 contrari e 35 astenuti, il ddl sul lavoro è passato alla Camera. Il testo del provvedimento ora sarà inviato al Senato per la votazione finale.

Sembra giungere alla conclusione l’iter di approvazione del nuovo disegno di legge sul lavoro che era stato rinviato alle Camere dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, il quale aveva chiesto di correggere due nozioni fondamentali: l’arbitrato e i risarcimenti per le cause di lavoro legate all’amianto. Proprio il primo punto aveva messo in difficoltà il Governo, visto che, durante la votazione di mercoledì, la maggioranza era stata battuta su un emendamento presentato dal Pd che aveva fissato al momento del licenziamento, e non più alla firma del contratto, la possibilità per il lavoratore di optare per l’arbitrato anziché per la giustizia ordinaria.

Su tale punto è ancora incerta quale sarà la decisione dell’aula di Palazzo Madama, mentre sicuramente il nuovo testo presenterà le modifiche nelle parti richieste dal presidente della Repubblica: la norma sui danni da amianto per i lavoratori a bordo del naviglio di Stato che ora dà loro certezza di risarcimento; la norma sull’arbitrato che introduce nuovi paletti volti a garantire l’effettiva volontarietà delle parti di farvi ricorso; la norma sui licenziamenti individuali che ora prevede l’obbligo di comunicazione in forma scritta e la norma sui rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che ora obbliga l’azienda a stipulare un contratto a tempo indeterminato al collaboratore che abbia vinto la causa.

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