Emergency, Berlusconi invia lettera a Karzai per i tre italiani

di Redazione

Franco Frattini ROMA. Uno dei tre operatori di Emergency arrestati in Afghanistan (sarebbe Matteo Pagani, gli altri sonoGaratti eDell’Aira), presto potrebbe essere liberato “se non ci sono altri elementi di prova”.

Lo riferisce il ministro degli Esteri Franco Frattini che, insieme al premier Silvio Berlusconi, ha fatto presente alle autorità afghane che l’Italia, come paese amico, attente il rispetto di tutti i diritti, compresa la presunzione di innocenza.

Il titolare della Farnesina ribadisce che l’Italia si muoverà secondo due principi: “tutelare i nostri connazionali” e “aiutare il Paese cui siamo legati da amicizia verso la stabilizzazione”. Ma ammette, tuttavia, di non essere della risposta finora ricevuta dalle autorità afgane. I tre connazionali, spiega Frattini, sono stati “accusati di detenzione consapevole di esplosivi e di armi da guerra” e di “essere coinvolti in un complotto in due fasi”, che prevedeva l’esecuzione di un attentato contro civili e in una seconda fase un attentato suicida contro il governatore provinciale di Helmand, durante una visita organizzata nell’ospedale di Emergency. I tre non sono stati comunque “incriminati”, precisa il ministro. A proposito delle condizioni dei tre componenti della ong di Gino Strada, Frattini assicura che i tre “sono in un buono stato di salute” anche se, ovviamente, “assai provati da questa vicenda sotto il profilo emotivo”.

In Afghanistan potrebbe essere attivato un “team congiunto” con l’Italia per l’accertamento dei fatti. Gli altri cinque italiani di Emergency, “bloccati virtualmente” nel Paese “potranno lasciare l’Afghanistan quando vorranno, non vi è alcun ostacolo”, dice Frattini.

Intanto,Berlusconi ha inviato una lettera al presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai, insieme ad un “messaggio personale” del ministro Frattini. Non sono stati resi noti i dettagli del messaggio.

Secca la replica di Emergency alla notizia del messaggio di Berlusconi: “È il dovere del capo di un governo quando il capo di un governo alleato detiene, a quanto è dato di sapere, in modo illegale tre suoi cittadini” ha commentato il responsabile comunicazione di Emergency, Maso Notarianni. Per il portavoce, “dopo il tempo delle polemiche inutili è giusto che ci siano dei fatti che mirino ad ottenere risultati concreti per tre cittadini italiani”.

Sabato si svolgerà a Roma la manifestazione a sostegno di Emergency e per la liberazione dei tre operatori.

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