Accordo Berlusconi-Putin sul nucleare: al via i lavori entro tre anni

di Redazione

Putin-BerlusconiMONZA.Silvio Berlusconi ha accolto il premier russo Vladimir Putin, giunto a Villa Gernetto, a Lesmo, nei pressi di Monza, per il vertice sulla cooperazione energetica e nucleare tra i due Paesi.

Nella dimora settecentesca del premier, appena ristrutturata, ci sono tra gli altri anche il ministro Maria Stella Gelmini, il sottosegretario Paolo Bonaiuti, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e, inconsiderazione degli stretti rapporti commerciali tra Italia e Russia,il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, l’ad dell’Enel Fulvio Conti e l’ad dell’Eni Paolo Scaroni. Nutrita anche la delegazione russa: ad accompagnare Putin e il suo vice, Igor Ivanovich, ci sono l’ambasciatore straordinario in Italia, Alexey Yurievich, il ministro dell’Energia, Sergey Ivanovich, il viceministro degli Esteri, Alexander Viktorovich, il viceministro dell’Industria, Andrey Vladimirovich, il viceministro dell’Istruzione, Sergey Nikhlaevich e, il presidente della Gazprom, Alexey Borisovich.

NUCLEARE. “Abbiamo parlato molto del futuro dell’energia nel mondo – ha spiegato Berlusconi – e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future” (il riferimento è al memorandum d’intesa per la collaborazione in vista della creazione in territorio russo di un reattore termonucleare sperimentale “Ignitor”). Poi l’annuncio del premier: i lavori per la prima centrale nucleare in Italia «saranno iniziati entro tre anni» e ha assicurato che il ministro Scajola è intenzionato a far partire i lavori entro questa legislatura. “Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana. Dobbiamo fare una vasta opera di convincimento sulla sicurezza delle nuove centrali. In Francia le comunità locali scendono in campo per avere le centrali in casa loro: portano anche tanto lavoro e si scatena la rincorsa per averle”.

SPOT SULLA RAI. Berlusconi ha partlato di idea-spot da far partire sulla Rai: “Ne ho parlato con esponenti della nostra tv di Stato, stiamo lavorando a un progetto per raccogliere le esperienze dei francesi che vivono vicino le centrali e trasmetterle in Italia. È un lavoro che durerà più di un anno, ma è necessario”, ha detto il premier. “È macabro che Berlusconi scelga cinicamente l’anniversario di Cernobyl per lanciare il suo progetto di propaganda sulla Rai per il nucleare”, commenta Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace. “L’ennesimo annuncio di propaganda sul nucleare denuncia tutte le difficoltà di Berlusconi di far digerire agli italiani una scelta sbagliata e antieconomica”, ha aggiunto Ermete Realacci (Pd).

CRISI. Sia l’Italia che la Russia mostrano “segnali confortanti di ripresa”, ha detto Berlusconi. “Purtroppo – ha però rimarcato il premier – abbiamo registrato un calo di quasi il 30% dei movimenti tra noi e la Russia, una flessione legata alla crisi. Speriamo che la ripresa possa fare tornare l’interscambio commerciale ai livelli del 2008”. Putin ha auspicato che Russia e Italia ripristino i livelli pre crisi della cooperazione economica. “Dobbiamo fare passi attivi – ha dichiarato il capo del governo russo nella conferenza comune con Berlusconi – per ripristinare il livello della nostra cooperazione, abbiamo tutto per poterlo fare. In seguito alla crisi mondiale, l’interscambio si è ridotto del 38%. Normalmente – ha proseguito – si pensa che alla base della nostra cooperazione ci sia l’energia, e prevalentemente è così, però non è tutto ciò di cui ci occupiamo insieme”, ha aggiunto Putin, ricordando la collaborazione nei settori metalmeccanico, chimico, dell’aviazione e dello spazio.

L’atmosfera della conferenza stampa congiunta è stata conciliante, l’augurio è la ripresa che, ha detto Berlusconi, “fa sperare che l’interscambio con la Russia, in calo del quasi trenta per cento per la crisi, possa tornare ai livelli in cui era nel 2008”. Il Cavaliere ha annunciato che “Pirelli potrebbe aumentare la sua già cospicua presenza nella federazione russa acquistando stabilimenti che danno lavoro a 2500 persone”. Per poi aggiungere che l’Eni potrebbe espandere la sua collaborazione con Gazprom anche al di fuori dell’Europa, ad esempio in Africa. “Continueremo – ha detto – in direzione della collaborazione fra Gazprom ed Eni e penso che ci possano essere collaborazioni in paesi extraeuropei. C’è tutto un continente come l’Africa che si apre ad aziende estere e non vorremmo lasciare che fosse solo la Cina ad assorbire tutte le nuove potenzialità”.

PROGRAMMA “IGNITOR”. In cima all’agenda dei colloqui la sicurezza energetica. Siglato un accordo tra i due dicasteri della ricerca scientifica per un progetto di ricerca della fusione nucleare, con programma ‘Ignitor’, che si avvale degli esperimenti realizzati dal professor Bruno Coppi e sostenuti da emeriti scienziati russi e italiani. “Abbiamo parlato molto del futuro dell’energia nel mondo, e siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future e aprire una nuova frontiera dell’energia nucleare'”, ha detto Berlusconi.

ACCORDO ENEL-INTER RAO UESPER. L’Enel firmerà poi un accordocon la Inter Rao Uesper la cooperazione nei settori nucleare, costruzione nuovi impianti e innovazione tecnica, efficienza energetica, distribuzione, sia in Russia che nei Paesi dell’Est Europa. Si tratta della prima parthership pubblico-privato nel settore nucleare in Russia: nell’accordo c’è lo sviluppo congiunto del progetto di una nuova centrale nucleare a Kaliningrad. La centrale sarà composta da due gruppi da 1.170 mw l’uno e utilizzerà la tecnologia di terza generazione Vver 1200. L’entrata in produzione è prevista tra il 2016 e il 2018. Una quota rilevante dell’energia prodotta sarà destinata ai vicini mercati europei. Inter Rao Ues fornirà i termini e le condizioni per la partecipazione di investitori esteri al nuovo progetto di reattore nucleare, così come le caratteristiche tecniche per la distribuzione dell’energia prodotta. Enel, invece, studierà gli aspetti tecnici, economici e normativi del progetto per valutare condizioni e modalità della sua possibile partecipazione.

L’AQUILA. Nel patto sono anche previsti i contributi che il governo russo si è impegnato, durante il G8 a L’Aquila, a dare all’Abruzzo colpito dal terremoto: in particolare 7,2 milioni di euro per la ristrutturazione di Palazzo Ardinghelli e della chiesa di San Gregorio Magno nel capoluogo abruzzese.

MATRIMONI. Poi Berlusconi ha risposto a una domanda su cosa serva per far funzionare i “matrimoni politici”: “Sono esperto in molti settori, urbanistica, editoria, televisione, sport, amministrazione pubblica, ma non ho felici risultati per quanto riguarda i matrimoni e mi astengo dal dare suggerimenti al riguardo. Per litigare bisogna essere in due, ma per divorziare basta essere in uno, mi è stato detto da qualcuno che conoscete…”. Il riferimento finale di Berlusconi è chiaramente alla sua vicenda coniugale con Veronica Lario intrecciata ai recenti problemi politici con Fini.

OPPOSIZIONE CRITICA.Laura Puppato, responsabile Politiche ambientali del Pd: “Berlusconi s’informi meglio: non c’è nessun estremismo ambientalista che vede il nucleare con il fumo negli occhi. C’è solo buon senso, associato a una realtà internazionale che investe tutte le risorse in energie rinnovabili: l’Ue ha calcolato in 50-60 annila durata delle scorte di uranio”. Claudio Saroufim, responsabile ambiente del PdCi – Federazione della sinistra, commenta con una battuta: “Tre anni per inizio lavori della prima centrale? Prima di quella data speriamo che il governo sia già caduto”. “Nessuna centrale sarà costruita in Italia”, ha affermato il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, che ha annunciato: “Il 1° maggio l’Idv inizia la raccolta delle firme contro il nucleare e il referendum spazzerà via la colossale truffa atomica”.

REFERENDUM SARDEGNA. Slitta intanto all’autunno il referendum contro l’installazione di centrali e lo stoccaggio di scorie nucleari in Sardegna. Il 1° aprile l’Ufficio regionale per il referendum ha dichiarato ammissibile il quesito proposto dal Comitato che ha raccolto oltre 16 mila firme: si voterà probabilmente in ottobre.

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