25 aprile, Berlusconi: “Costruiamo Italia del futuro”. Polverini contestata

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA.Silvio Berlusconi, in occasione delle celebrazioni del 65esimo anniversario del 25 aprile, è apparso in tv con un messaggio: “Scriviamo insieme una nuova pagina della storia italiana”.

“Bisogna costruire insieme uno stato moderno – afferma il premier – costruire l’Italia del futuro, oltre il compromesso dei padri costituenti e accantonando le differenze politiche. I nostri padri seppero accantonare le differenze politiche più profonde e sancirono nella Costituzione repubblicana il miglior compromesso possibile per tutti”.

“Dopo 65 anni – aggiunge il presidente del Consiglio – la nostra missione è ora andare oltre quel compromesso e di costruire l’Italia del futuro sempre nel rispetto assoluto dei principi di democrazia e di libertà». «La sfida, ora, è nei fatti – ribadisce Berlusconi – dobbiamo scrivere insieme una nuova, condivisa pagina di storia della nostra democrazia e della nostra Italia”.

“Il nostro obiettivo – continua – è quello di rinnovare la seconda parte della Costituzione del 1948, che è già stata in parte modificata, per definire l’architettura di uno Stato moderno, più vicino al popolo, sulla base del federalismo. Uno Stato moderno più efficiente nelle Istituzioni e nell’azione di Governo, uno Stato più equo nell’amministrazione di una giustizia veramente giusta. Vogliamo farlo insieme a tutte quelle forze politiche che come fecero i nostri padri costituenti non rifiutano a priori il dialogo e hanno a cuore la libertà. Quelle forze politiche che si preoccupano per l’avvenire delle nuove generazioni e che lavorano per il benessere di tutti gli italiani”.

CELEBRAZIONE A ROMA.

In mattinata, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria, rendendo omaggio al Milite Ignoto. Accolto dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il capo dello Stato era accompagnato tra gli altri dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, dal presidente della Corte costituzionale, Francesco Amirante, dalla vicepresidente del Senato, Rosi Mauro, dai vertici delle Forze Armate. Presenti, inoltre, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il prefetto Giuseppe Pecoraro.

POLVERINI CONTESTATA. Renata Polverini è stata contestata con fischi e lanci di uova, frutta e alcuni fumogeni, mentre partecipava alla manifestazione a Porta San Paolo a Roma. Un limone ha colpito all’occhio il presidente della provincia Zingaretti, che le era accanto. La governatrice del Lazio ha rinunciato a parlare e ha lasciato la manifestazione insieme a Zingaretti. “Polverini vattene a Casa Pound, fascista e ipocrita”, tra gli insulti ricevuti dall’ex leader della Ugl.

SEQUESTRATI MANIFESTI DEL DUCE. La polizia ha sequestrato a Roma 4mila manifesti con sopra la foto del Duce e la frase “25 aprile: un’idea è al tramonto, quando non trova più nessuno capace di difenderla”, accompagnata dalla firma di Mussolini. Diciassette persone, intente ad attaccare questi manifesti, sono state denunciate e deferite all’autorità giudiziaria per apologia del Fascismo. Tra loro anche un militante di Forza Nuova. Verso le quattro di mattina, gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Vescovio, durante servizi di prevenzione e pattugliamento, potenziati dal Questore di Roma Giuseppe Caruso, in occasione della ricorrenza del 25 aprile, hanno notato, in via XXI Aprile, un assembramento di persone. Sono state, quindi, fermate ed identificate 17 persone, che avevano non solo l’attrezzatura per l’attacchinaggio, ma anche circa 2mila manifesti con Mussolini. Sono intervenuti anche agenti della Digos che hanno riconosciuto un estremista di destra, di 30 anni, militante del movimento ‘Forza Nuova’, già denunciato per scontri tra elementi di opposte fazioni politiche, per occupazione abusiva di stabile e per manifestazione non preavvisata, il quale si è assunto la paternità del gesto. Successivamente è stato perquisito un magazzino, sulla stessa via, utilizzato dal militante di Forza Nuova, dove sono stati sequestrati altri analoghi 2.000 manifesti.

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