Nucleare, Obama: “Catastrofe mondiale se Al Qaeda avesse armi nucleari”

di Angela Oliva

 WASHINGTON. Quarantasette leader internazionali si sono riuniti nella capitale degli Stati Uniti per il summit sulla sicurezza nucleare.

L’incontro è iniziato con un minuto di silenzio in ricordo del presidente polacco Lech Kaczynski, morto sabato scorso in un incidente aereo a Smolensk, in Russia, insieme alla first lady e ai vertici dello Stato.

A chiederlo è stato il presidente americano Barack Obama che dopo l’osservazione del silenzio ha iniziato i lavori del secondo giorno di summit con un importante discorso durante il quale ha parlato della nefasta possibilità che Al Qaeda entri in possesso di armi nucleari: “Se Al Qaeda dovesse mettere le mani sul nucleare, per il mondo sarebbe una catastrofe. Materiale nucleare – afferma Obama – che può essere venduto o rubato e usato per armi nucleari esiste in decine di paesi solo la più piccola quantità di plutonio, delle dimensioni di una mela, può uccidere o ferire centinaia di migliaia di persone innocenti. Network terroristici come al Qaeda hanno cercato di entrare in possesso di materiale per armi atomiche e se dovessero riuscirci sicuramente le userebbero. In questo caso sarebbe una catastrofe per il mondo, provocando un’enorme perdita di vite umane e segnando un duro colpo per la pace e stabilità globale. Due decenni dopo la fine della Guerra Fredda – conclude Obama – siamo di fronte a una crudele ironia della storia: il rischio di un confronto nucleare tra nazioni è diminuito, ma il rischio di un attacco nucleare è aumentato. Oggi non è solo l’occasione di fare promesse ma anche di realizzare progressi veri per la sicurezza dei nostri popoli”.

Il presidente americano nel suo discorso ha sottolineato che l’obiettivo peculiare è quello di non permettere al terrorismo di utilizzare il nucleare iraniano. E sulla questione dell’Iran è intervenuto il portavoce del presidente cinese Hu Jintao che ha espresso l’opinione della Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu e quindi decisiva per l’adozione delle sanzioni contro Teheran: “Pressioni e sanzioni non potranno regolare alla base il dossier nucleare iraniano. I migliori strumenti sono il dialogo e il negoziato”.

Tra i leader presenti a Washington anche il premier italiano Silvio Berlusconi che ha parlato del trattato Start 2: “La visione di un mondo senza armi nucleari avanzata da Stati Uniti e Russia con la firma del trattato Start 2, rappresenta una speranza per tutti noi, per i nostri figli e le generazioni future. Credo che tutto il mondo vi sia grato per quello che siete riusciti a fare. Complimenti e andiamo avanti così”. Obama ha anche annunciato che nel 2012 sarà la Corea del Sud ad ospitare il prossimo vertice sulla sicurezza del nucleare.

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