Attentati in Pakistan, 36 morti durante esplosioni a catena

di Redazione

 ISLAMABAD. Due attentati hanno scosso il Pakistan. Un kamikaze ha fatto almeno 36 vittime in una riunione del partito nazionalista pashtun nel distretto di Lower Dir.

Poi è stata colpita Peshawar dove un bilancio provvisorio parla di almeno 6 morti, tra i quali quattro assalitori ed un agente di polizia.

Le tv locali riferiscono che scontri tra le forze di sicurezza pachistane e sospetti attentatori si sono protratti per oltre 30 minuti nei pressi del consolato americano. La televisione Dawn News riferisce che l’ingresso del consolato statunitense è stato danneggiato e che ci sono dei corpi distesi all’interno. Nella città ci sono altre esplosioni seguite da colpi di arma da fuoco, nell’area di Saddar. Non si conosce ancora il bilancio di questi altri attacchi ma è stato dichiarato lo stato di emergenza negli ospedali della città. I canali televisivi hanno mostrato l’enorme fungo di un’esplosione emergere dalla parte blindata dell’area, dove sorgono la rappresentanza diplomatica americana e la sede dei servizi segreti pachistani.

Un portavoce dei talebani del Pakistan ha rivendicato con una telefonata all’Afp l’attacco sferrato contro il consolato americano a Peshawar: “Rivendichiamo l’attacco al consolato americano, in rappresaglia degli attacchi dei droni” statunitensi, che lanciano quasi quotidianamente dei missili nel nord-ovest del Pakistan sui feudi talebani e di Al Qaeda, ha dichiarato via telefono da una località sconosciuta Azam Tariq, portavoce del Movimento dei talebani del Pakistan (Ttp). “Disponiamo di 2.800-3.000 fedayin, compiremo altri di questi attacchi e prenderemo di mira tutti i posti dove si trovano gli americani”, ha detto ancora il portavoce.

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