La giunta litiga sulla fontana in piazza Trieste

di Redazione

Mario MasiCARINARO. E’ lite all’interno della giunta comunale. Alla base non ci sarebbero problemi politici ma “scelte estetiche” legate a piazza Trieste, oggetto di lavori di ammodernamento, in corso di ultimazione, …

… e in questi mesi al centro di polemiche riguardanti proprio l’eccessiva lungaggine delle opere, ormai in atto da oltre un anno, che hanno creato non pochi disagi alla circolazione stradale, ai commercianti della zona e, più in generale, ai cittadini, privati del principale “teatro di vita sociale” della comunità.

La piazza, attualmente, è completa all’80%, manca soltanto la pavimentazione di un ultimo tratto nei pressi della chiesa di Sant’Eufemia. “Entro giunto contiamo di aprire completamente la piazza, che comunque già da alcune settimane è funzionale parzialmente”, dice il sindaco Mario Masi, che poi affronta il tema al centro, l’altra sera, di un’aspra lite all’interno del suo esecutivo. Parliamo della fontana che è stata predisposta al centro della piazza, ritenuta inopportuna da alcuni assessori, tra i quali il delegato ai lavori pubblici Antonio Lisbino, poiché andrebbe a vanificare l’aspetto “arioso” acquistato dal posto a seguito dei lavori.

“Le divergenze sorte per il posizionamento della fontana sono scaturite dal fatto che ognuno ha la propria opinione sul ‘modello’ di piazza che andremo a completare. C’è chi propone la fontana al centro, chi più defilata”, spiega Masi. Potrebbe sembrare una banalità ma non è così, dal momento che, come sottolinea il primo cittadino, “piazza Trieste è il luogo principale della nostra cittadina e, pertanto, gli amministratori, come tutti i cittadini, sono interessati a curarne ogni aspetto, non solo per quanto riguarda la fontana ma anche gli altri arredi urbani”.

Insomma, a parte la storia della fontana, nessun problema in giunta, sostiene il sindaco Masi, che, anzi, è intenzionato a mettere da parte anche i contrasti sorti in campagna elettorale con Giuseppe Barbato, a cui lo stesso primo cittadino, d’accordo con la sua maggioranza Pd, ha revocato l’assessorato poiché candidatosi alla provincia con l’Udeur, partito di centrodestra. “Riteniamo Barbato ancora parte della maggioranza, poiché ha partecipato alla formazione del nostro progetto. Siamo ben lieti di continuare con lui questa esperienza, a patto, ovviamente, che condivida la linea politico-programmatica della coalizione in cui è stato eletto”.

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