Ciaramella in lizza per un assessorato alla Provincia

di Redazione

Domenico Ciaramella AVERSA. Ad elezioni terminate una veloce analisi del voto sembra quasi d’obbligo. Chi ha vinto e chi ha perso?

La domanda alquanto semplice, cela intrigate vicende a metà tra il semplice gossip e la realtà oggettiva. Partiamo dal dato di fatto: nella città normanna Stefano Caldoro ha incassato oltre il 60% delle preferenze, staccando al 37% il suo avversario Vincenzo de Luca.

Diversa è la situazione dei soli voti di lista. Il Pdl conquista un 42.56% mentre il Pd si ferma al 16.79, che però ottiene la vittoria del candidato dell’agro Nicola Caputo e del sindaco di Villa Literno Enrico Fabozzi. Non eletto per una manciata di voti il super favorito consigliere regionale uscente Giuseppe Sagliocco. Diversa cosa alle provinciali dove il Pdl, nel collegio I, elegge tre aversani Giampaolo Dello Vicario (2679 preferenze), già assessore alle Politiche Sociali, il consigliere comunale Luigi Menditto (1579 preferenze) ed il novizio Nicola Marino (1420 preferenze), zio del consigliere comunale Giovanni. Buona anche la “prima” di Luigi Russo con la lista di Zinzi. Il commerciante amico del creatore del consorzio “il Basilisco”, Vittorio Scaringia, ha portato a casa 370 voti. Nota di colore sono i 180 voti incassati dall’ultra ottantenne Angelo Maria Jacazzi, colonna portante dei comunisti aversani.

Ma il collegio più interessante è sicuramente quello di Aversa II, il cuore pulsante aversano. Dato alla vigilia del voto vincitore, Elia Barbato è stato votato da 2233 persone, troppo poche per consentirgli lo scranno a Corso Trieste, e dopo la performance negativa qualcuno ipotizza che si sia dissolto anche il suo sogno di diventare il prossimo sindaco normanno. Non ha brillato neanche Adolfo Giglio con i suoi 471 voti. Il consigliere dell’Udeur qualche settimana prima della candidatura pare avesse chiesto un assessorato in cambio del ritiro dalle provinciali. Visti i risultati possiamo affermare che per un po’ di tempo non chiederà altro.

Il vincitore assoluto è senza dubbio il candidato dell’Idv Salvino Cella con i suoi 2015 voti. Cella aveva aderito al partito di Di Pietro solo poche settimane fa, quando l’amico e parente Lorenzo Diana aveva aderito al progetto dipietrino candidandosi come capolista alle regionali. Solo che, mentre il Cella ha sbancato, non c’è stata la stessa corrispondenza con il candidato regionale. Lorenzo Diana si è fermato ad Aversa a quota 499.

Buoni anche i 1280 voti riportati dal piddino Francesco Mincione, mentre eletto nel collegio Aversa III è il vicesindaco di Carinaro Angelo Sglavo.

Chicca finale è l’indiscrezione di queste ultime ore, secondo cui il sindaco di Aversa Domenico Ciaramella sarebbe pronto ad occupare un posto in giunta provinciale. Sembrerebbe che sia stato proprio il presidente Domenico Zinzi a volerlo, dopo la vittoria personale che il ciaramellone cittadino ha ottenuto da queste consultazioni elettorali.

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