Cassonetti e parcheggi: la protesta di via Magenta

di Antonio Arduino

 AVERSA. Realizzato senza barriere architettoniche in modo da consentirne l’uso anche ai diversamente abili, non può essere utilizzato neppure dai normodotati.

Tant’è che i pedoni sono costretti a servirsi del piano stradale sfidando la sorte, giacché l’arteria da percorrere è una delle più trafficate della città. Parliamo del marciapiede di via Magenta. Realizzato nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche quando, pochi anni or sono, la strada fu interamente rifatta. Prevedendo scivoli, piazzole di sosta per autovetture e aree specifiche per la collocazione dei cassonetti per i rifiuti solidi urbani, destinati a sparire con l’attivazione della raccolta differenziata. Un sogno ancora da realizzare per la città di Aversa.

Intanto, in via Magenta, dopo aver occupato per qualche tempo gli appositi spazi, i cassonetti hanno cambiato di posto, rendendo disponibili per la sosta auto le aree loro dedicate. Un fatto accaduto dopo l’attivazione del Casino Normanno che ha creato ancora più caos nella già caotica strada e che comunque non ha relazione con la sala giochi dal momento che questa dispone di un’area parcheggio privata, riservata ai clienti. Intanto, però, i cassonetti sono stati sistemati sul marciapiede rendendo disponibile altro spazio per la sosta delle automobili a discapito della sicurezza e, perché no, dell’igiene. Una condizione inaccettabile per i residenti che hanno deciso di farsi sentire interessando i media.

“Sono un cittadino aversano assediato, in via Magenta, dai cassonetti della spazzatura oltre che dalla spazzatura stessa” scrive uno di loro in una nota trasmessa alla stampa. “Cassonetti – continua – alloggiati, per comodità non si sa di chi, sul marciapiede occupandone tutta la larghezza, così da non permettere il passaggio a nessuno. Tutti debbono scendere dal marciapiede per poter passare oltre e risalire subito dopo aver superato i due cassonetti e la spazzatura regolarmente ammucchiata ai loro lati”. “Considerando che in questa strada vi sono spazi che potrebbero contenere comodamente i cassonetti, perché – domanda – non alloggiarli in quelli che sono stati lasciati appositamente, proprio come quelli destinati alla sosta delle auto dei diversamente abili o allo scarico merci presenti in via Magenta?”. “Forse – conclude – nessuno degli amministratori ha notato quei cassonetti o forse si pensa che la loro presenza non crei problemi? Se così fosse mi piacerebbe sapere perché hanno realizzato il marciapiede abbattendo le barriere architettoniche per poi crearne di nuove?”.

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