Servizio su Mesiano, ordine dei giornalisti sospende Brachino per due mesi

di Angela Oliva

Claudio BrachinoMILANO. Il direttore di “Videonews” Claudio Brachino è stato sospeso per due mesi dall’ordine dei giornalisti della Lombardia per violazione della privacy.

Il motivo di tale sanzione è relativo alla messa in onda del servizio sul magistrato Raimondo Mesiano che scatenò molte polemiche. L’ordine dei giornalisti ha diffuso una nota stampa, affermando: “Brachino è stato sanzionato per aver messo in onda su ‘Mattino 5’ il 15 ottobre 2009, un servizio filmato contenente immagini diffuse in violazione dell’art. 2 della Legge istitutiva dell’Ordine, la n. 69 del 3 febbraio 1969 nonché degli artt. 137 Dlgs 196/2003 e 6 del Codice deontologico. Il servizio firmato da Annalisa Spinoso – prosegue la nota – ritraeva Raimondo Mesiano, giudice del Tribunale di Milano, che pochi giorni prima aveva emesso in sede civile una sentenza di risarcimento danni di 750 milioni di euro a carico di Fininvest, cui fa riferimento la rete televisiva per la quale Brachino lavora.

Sono state accostate immagini non essenziali e prive in sé di interesse pubblico in quanto notizia – sottolinea l’ente – ed il servizio ha prodotto un effetto diffamatorio nel suo insinuare presunte stravaganze e stranezze del personaggio, fino a sfiorare il vero e proprio dileggio. Immagini non essenziali (addirittura il colore dei calzini) costituiscono l’unico contenuto del servizio e sono sostenute da un commento ‘a mo’ di gossip. Risulta quanto meno fuorviante – conclude l’Ordine lombardo – alimentare dubbi sulle inchieste di un giudice in virtù della scelta del colore dei suoi calzini”.

Anche l’ordine dei giornalisti della Sicilia ha sospeso per due mesi Annalisa Spinoso, autrice del commento del servizio. Nel filmato andato in onda il 15 ottobre del 2009 è stata riscontrata una violazione dell’art. 2 della legge professionale, di una norma del codice deontologico e della legge sulla privacy.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico