Genova, omicidio bimbo 8 mesi: il Dna incastra il compagno della madre

di Angela Oliva

Rasero Giannantonio (SkyTg24)GENOVA. Si è svolto nella notte appena trascorsa il faccia a faccia tra Katerina Mathas e Giannantonio Rasero, ambedue accusati per l’omicidio del piccolo Alessandro.

La donna, madre del bimbo di otto mesi, ha inveito contro il compagno affermando: “Te la farò pagare, Vedrai che ti faccio prendere 30 anni”. I due si sono incontrati negli uffici del pm al termine di dieci ore di interrogatorio cioè quando il sostituto procuratore ha ritenuto che i tempi fossero maturi. Il confronto, che si è svolto verso l’una di notte, è durato circa un’ora e mezza ed è stato “emotivamente duro” dice uno degli inquirenti, “violento e teso” secondo i legali delle due parti.

La scena del crimine si sta delineando anche perché dalle ultime analisi è emerso che le tracce del Dna relativa ad un morso sul piede del piccolo Alessandro appartengano proprio a Giannantonio Rasero: “Elemento decisivo – spiega in una nota il procuratore aggiunto Vincenzo Scolasticoè stato il rinvenimento sul piede del bambino, dove sono stati trovati i segni di un morso, del dna di Giovanni Antonio Rasero in considerazione degli ulteriori elementi di accusa già raccolti a suo carico. Resta da valutare la posizione della donna alla luce di questo nuovo dato che sembra escludere la sua partecipazione materiale al delitto”. I legali dell’uomo hanno però presentato richiesta di un incidente probatorio su tale punto. Rasero però continua a definirsi innocente e sostiene che la notte del 15 marzo lui si è svegliato “mentre la donna gli metteva le mani in bocca”.

I due imputati stanotte hanno avuto anche un faccia a faccia con Haller M., l’uomo che accusa Rasero di avere sottoposto il bimbo a sevizie due settimane prima della tragedia, e con Bruno I., l’impiegato che la voleva sposare Katerina e fare suo il bambino della donna.

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