Comunali, ko per Castelli e Brunetta

di Redazione

Renato BrunettaCASERTA.Il centrodestra conquista le quattro provincieandate al voto:L’Aquila, Viterbo, Imperia eCaserta.

Si è votatoanche per le comunaliin nove città capoluogo: in due ha vinto il centrodestra (Chieti e Andria) e in tre il centrosinistra (Lecco, Venezia, Lodi), conle inaspettate sconfittedi Roberto Castelli a Lecco e Renato Brunetta a Venezia. Al ballottaggio Mantova, Macerata, Matera e Vibo Valentia.

Castelli, esponente di punta della Lega Nord, ha perso la sfida per la poltrona di primo cittadino a Lecco. Il nuovo sindaco è Virginio Brivio, che ha ottenuto al primo turno il 50,2% dei consensi, distanziando nettamente il vice ministro dei Trasporti del governo Berlusconi che si è fermato al 44,2%. “I lecchesi erano evidentemente troppo scontenti dell’amministrazione uscente. E forse sono stato penalizzato dall’avere annunciato che non avrei rinunciato all’incarico nel governo. Ma penso che sia stato giusto essere onesto con gli elettori”, ha detto Castelli al Corriere.

A Venezia il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta ha ammesso la sconfitta. Il suo 42,6% non basta rispetto al suo rivale di centrosinistra Giorgio Orsoni che, con il 51,1%, diventa sindaco già al primo turno. “Ho telefonato a Orsoni per congratularmi. Se avessi avuto i voti della Lega che ha avuto Zaia, avrei vinto al primo turno” ha commentato Brunetta. L’unica amarezza, spiega, è stato il calo della Lega: “Proprio qui a Venezia, nello stesso giorno in cui si è votato per le regionali, la Lega ha perso 8 punti su 19: se io avessi avuto gli stessi voti della Lega che ha avuto Zaia avrei vinto al primo turno”. Brunetta ha detto che non si candiderà più nella città lagunare dopo due sconfitte: la prima nel 2000 al ballottaggio contro Paolo Costa e oggi, a distanza di 10 anni, contro Orsoni.

Nel comune di Andria il nuovo sindaco è il candidato del centrodestra Nicola Giorgino, che ha ricevuto quasi il 60% delle preferenze degli elettori mentre il candidato di centrosinistra Liso Nunzio si è fermato a circa il 17%. A Chieti Umberto Di Primio è sindaco con il 61,4% dei voti grazie al sostegno del centrodestra (Popolo della Libertà al 29,6%) e dell’Udc (14,4%), mentre il candidato del centrosinistra Francesco Ricci si ferma al 33,8%.

Oltrea Lecco e Venezia, il centrosinistra si aggiudica Lodi dove Lorenzo Guerini si conferma sindaco con il 53,7% dei voti e batte il candidato di centrodestra Sergio Tadi, al 38,6%. Il Partito Democratico è primo con il 28,6%, seguito da Pdl (19,5%) e Lega Nord (16,6%).

BALLOTTAGGIO. A Matera il candidato del centrosinistra Salvatore Adduce (48,5%) è avanti sul candidato del centrodestra Angelo Raffaele Tosto (26,2%), ma il risultato finale sarà deciso al ballottaggio. Stessa cosa a Macerata, dove Romano Carancini (centrosinistra) è in vantaggio con il 46% su Fabio Pistarelli (41,1%) ma nessuno arriva al 50%. Primo partito il Pd con il 24%, seguito da Pdl con il 23,3% e Rifondazione Comunista con il 7,3%. Sarà quindi necessario il secondo turno per decretare il sindaco. Anche a Mantova nessun candidato ha superato la soglia del 50%: Fiorenza Brioni, candidata del centrosinistra, ha ottenuto il 40,3% mentre Nicola Sodano, candidato di Pdl e Lega Nord, il 35,7%. Infine a Vibo Valentia ci sono tre candidati sopra il 20%: Michele Soriano del centrosinistra con il 41,1%, Nicola D’Agostino del centrodestra con il 28,7% e il candidato dell’Udc Antonio Daffinà con il 24,6%.

PROVINCIALI. Le quattro province dove si votava vanno tutte al centrodestra, che ne aveva già due (Imperia e Caserta). A L’Aquila successo di Antonio Del Corvo che ha ottenuto il 53,4%, scalzando dalla poltrona di presidente uscenteStefania Pezzopane (centrosinistra), ferma al 45,3%. A Imperia vittoria al primo turno di Luigi Sappa: il candidato del centrodestra ha ottenuto il 59%, mentre il rivale del centrosinistra Riccardo Giordano si è fermato al 32,5%. A Viterbo Marcello Meroi (centrodestra + Udc) con il 54,6% è il nuovo presidente della provincia e subentra al centrosinistra: superato il rivale Federico Grattarola con il 32,1%, penalizzato anche da Raffaele Saladino (Idv, Rifondazione + Pdci, Sinistra ecologia e libertà) che ha ottenuto l’11,6%. A Caserta plebiscito per Domenico Zinzi (centrodestra) con il 64,4%, mentre Giuseppe Stellato (centrosinistra) ottiene il 30,6%.

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