Cda Rai blocca talk show. Floris porta Ballarò nella piazze

di Angela Oliva

 ROMA. Non è giunto il tanto atteso via libera da parte del Cda della Rai per i talk show politici.

All’unanimità è stata approvata la delibera dello scorso 1 marzo che sospendeva programmi di approfondimento come Annozero, Porta a Porta, Ballarò e Ultima parola. Allo stesso tempo però è stato dato il mandato al direttore generale Mauro Masi di riferire la situazione alla commissione parlamentare di Vigilanza e ipotizzare eventuali soluzioni.

“Alla luce delle ordinanze del Tar – si legge nella nota diffusa dal Cda della Rai – in relazione alla regolamentazione in materia di informazione e comunicazione politica in periodo elettorale, il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo un ampio dibattito, ha approvato a maggioranza la delibera con la quale ha dato mandato al Direttore Generale di acquisire al più presto dalla Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi le valutazioni di competenza, cui la Rai dovrà adeguarsi”.

Si sono detto contrari a tale decisione tre consigliere Rai Rodolfo De Laurentiis, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten che hanno diffuso un comunicato stampa a margine della riunione del Cda: “Esprimiamo il nostro voto contrario perché si tratta di una decisione dilatoria che non sana la forzatura di interpretazione del regolamento compiutaquando a maggioranza fu decisa la sospensione di quattro trasmissioni di

approfondimento. L’ordinanza del Tar sulla delibera dell’Agcom e l’invito della stessa Autorità di Garanzia a riconsiderare la delibera assunta dal Cda – aggiungono – avrebbero dovuto indurre la Rai a ricollocare in palinsesto da subito gli approfondimenti informativi. Siamo tra l’altro convinti che la conferma della sospensione rende concreto il rischio per l’Azienda di sanzioni”.

Di fronte alla sentenza del consiglio di amministrazione della Rai Giovanni Floris, conduttore di ‘Ballaro’, ha annunciato che girerà l’Italia con il suo progetto “Giro d’Italia” che ha illustrato nella sede della Federazione della stampa: “C’erano tutti i motivi – ha detto – per andare in onda ma se l’editore non vuole noi ci adeguiamo e intanto partiremo con il nostro ‘Giro d’Italia’. Io chiedo al mio editore fiducia che garantisca il mio lavoro. Ma il vero problema è il rapporto tra la Rai e gli organismi di controllo. Ormai la situazione e’ caotica e grottesca perché penso che l’editore dovrebbe avere interesse a mandare in onda i talk show, proprio quello che hanno chiesto gli editori privati quando anche le loro trasmissioni erano state bloccate”.

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