Provinciali, Mastella apre la campagna elettorale dell’Udeur

di Redazione

 CASERTA. Ha fissato le coordinate della campagna elettorale il commissario provinciale dell’Udeur Angelo Brancaccio nel corso della convention di sabato mattina al Grand Hotel Vanvitelli alla presenza del segretario nazionale Clemente Mastella e di quello regionale Giulio Di Donato.

“E’ necessario mettersi solo a lavorare per conquistare sia la Provincia che la Regione, in un secondo momento poi si discuterà delle posizioni da andare ad assumere all’interno dell’amministrazione – ha detto – l’altro giorno c’è stato qualche momento di tensione che, in questa fase, si deve assolutamente evitare. Misuriamoci, vediamo quanto valiamo, e poi si trarranno le conseguenze”.

Brancaccio spiega l’importanza del ruolo dell’Udeur nella presentazione delle liste. “Per la scelta del candidato presidente della Provincia, abbiamo dimostrato di avere un importante ruolo di mediazione – ha detto – non bisogna dimenticare che, anche grazie al nostro impegno, si è evitato che, a tre giorni dalle elezioni, si rompesse l’alleanza”. Il commissario provinciale, dopo aver letto i nomi di tutti i candidati, si compiace per le liste di alto profilo che è riuscito a mettere in campo. “Abbiamo messo assieme una lista forte sia alla Provincia che alla Regione, ringrazio quanti hanno deciso di candidarsi dopo un momento particolare per il nostro partito – ha detto – siamo presenti con schieramenti competitivi anche alle comunali. In un Comune dell’atellano – ha detto scherzando riferendosi alla sua Orta – eleggeremo un monocolore Udeur di cui si parlerà in tutta Italia”.

Ringrazia e fa i complimenti a tutti anche il segretario nazionale Mastella che si sofferma sull’importanza dell’Udeur all’interno dello scacchiere politico del centrodestra. “Con Udc e Pdl siamo l’unico partito che, per così dire, non ha ricevuto prestiti nella formazione delle liste. Abbiamo composto da soli degli schieramenti competitivi grazie alla forza del nostro programma e delle nostre idee – ha detto – è questa nostra forza che, evidentemente, fa paura, altrimenti non mi riesco a spiegare come mai capitano tutte a noi”. Il segretario nazionale racconta il caso delle elezioni regionali del Lazio. “Abbiamo presentato una lista anche qui da soli che, in un primo momento, c’è stata respinta perché mancavano le firme – ha detto – al primo nostro ricorso sono spuntate trecento firme, mentre al secondo un altro centinaio. Un caso? Evidentemente la nostra forza fa paura. Il sistema bipartitico sta entrando in crisi. Uno come Rutelli è stato costretto a rivedere il suo disegno politico fondando l’Api. Con l’Api si vola, anche se nel Lazio non si fa la lista…”.

Mastella lancia questo interrogativo e, poi, parla della posizione della moglie Sandra Lonardo. “La mia consorte è stata esiliata per chissà quale volontà, quando, poi, rimettiamo in libertà assassini come Omar che ha ammazzato una donna e un bambino – ha detto – gode di privilegi un camorrista napoletano, solo perché scrive poesie. Evidentemente, noi paghiamo il fatto di occuparci di prosa…”.

Il leader del Campanile coglie l’occasione per parlare dei rapporti tra politica e magistratura. “Ho sempre creduto in una magistratura indipendente – ha detto – ma, dopo quello che mi è successo, non sono più così certo. Processatemi. Se si dimostrerà che ho incassato un solo centesimo mi dimetterò subito da parlamentare. Per paura delle ripercussioni della magistratura, ho fatto lo scudo fiscale per cinquemila euro, soldi che avevo sul conto quando ero al Parlamento europeo”.

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