Bindi e Caputo tra le realtà della Provincia di Caserta

di Redazione

Bindi e CaputoCASERTA. Nicola Caputo, capolista candidato per il Partito Democratico al Consiglio Regionale della Campania per il Pd, accoglie Rosy Bindi a Caserta e le fa da guida in un breve tour nel territorio.

“La Provincia di Caserta non può essere considerata il territorio della criminalità solo per aver dato i natali a qualcuno: bisogna partire da qui per costruire una classe dirigente in grado di rappresentare l’alternativa”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Camera, all’incontro con la stampa presso il Caffè Contemporaneo da cui parte l’odierno tour tra aziende e luoghi simbolo di Terra di Lavoro. Sulla posizione dell’Udc la vicepresidente della Camera affonda: “L’Udc è incoerente quando dice no ad accordi al Nord con la Lega e poi fa accordi con il centrodestra di Cosentino a Caserta”.

“Non c’è speranza per il nostro territorio se non si debella la piaga della camorra – continua Nicola Caputo – la politica in questa direzione deve essere in grado di fare la sua parte e avere comportamenti esemplari proprio partendo da questa provincia dove i confini tra bene e male appaiono meno netti che altrove”. “In questo paese, tra le tante emergenze, c’è anche la questione della libertà d’informazione”, continua Rosy Bindi nel corso delle iniziative a sostegno della candidatura di Nicola Caputo.

Il presidente del Partito Democratico si è detta preoccupata per quanto emerge dall’inchiesta della Procura di Trani sulle pressioni esercitate dal premier Silvio Berlusconi sulla Rai.

“Per carità niente di nuovo. – ha dichiarato – Certo lo sapevamo che Berlusconi oltre a essere il proprietario della più grande azienda d’informazione del Paese, controlla anche la Rai e vuole controllare tutto. La magistratura farà il proprio dovere. Ma resta il dato politico di ciò che emerge dalle intercettazioni. Ma venire a conoscenza di queste telefonate, sentirle raccontare rende la situazione più grave”.

La Bindi ha poi affrontato il problema della par condicio. “Sappiamo come è andata l’interpretazione della par condicio, sappiamo che Tremonti ha strangolato i giornali e le emittenti locali. In questo paese, tra le tante emergenze, c’è anche la questione della libertà d’informazione”.

Nicola Caputo ha accompagnato Rosy Bindi in alcune realtà simbolo della lotta alla criminalità come Casal di Principe e alcune aziende di successo del tessuto produttivo casertano, la Delta srl che produce preziose penne utilizzate dai maggiori Capi di Stato e il Caseificio Garofalo tra i leader della mozzarella made in Campania”. “Volevo far vedere a Rosy Bindi le ombre e le luci della nostra Terra e mostrarle quanto si possa eccellere malgrado le tante difficoltà che incontra ogni giorno chi decide di intraprendere un’attività in questa provincia”. Un ultimo passaggio sulle Regionali lo fa Caputo: “E’ una campagna elettorale difficile e faticosa ma anche grazie all’azione forte di Vincenzo De Luca stiamo recuperando un gap che all’inizio sembrava incolmabile”.

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