Stellato con Cozzolino, Graziano e Picierno: “No al nucleare sul Garigliano”

di Redazione

 CASERTA. Cancelli chiusi e permesso negato: la visita alla centrale nucleare del Garigliano…

…è impossibile per l’europarlamentare Andrea Cozzolino, i deputati Stefano Graziano e Pina Picierno, il candidato alla presidenza della Provincia Giuseppe Stellato, i sindaci di Sessa Aurunca Luciano Di Meo e di Mondragone Achille Cenname. Si sono recati oggi pomeriggio (19 marzo) all’impianto di Sessa Aurunca, ma – nonostante avessero preannunciato la presenza – è stato impedito loro di entrare.

“L’ambiguità del Governo e l’assoluta mancanza di trasparenza sul nucleare in Italia sono allarmanti”. Queste le parole dell’europarlamentare PD Andrea Cozzolino durante un sopralluogo alla centrale nucleare del Garigliano. “Per paura di perdere consensi il centrodestra cerca di nascondere le gravi scelte compiute negli scorsi mesi senza alcun rispetto per le leggi adottate dalle Regioni in materia – ha aggiunto Cozzolino – fingono di ignorare le condizioni critiche di siti contaminati come l’area del Garigliano, pesantemente danneggiati prima dalla presenza della centrale poi dallo smantellamento, in realtà mai avviato, delle sue strutture”. Per Cozzolino “di fronte alle fughe in avanti ingiustificate di palazzo Chigi le Regioni sono un presidio di democrazia e di trasparenza e fortunatamente in questi anni, in particolare in Campania e in Puglia, si é aperta una fase nuova delle politiche energetiche, puntando sul rinnovabile, e in Campania il consiglio ha approvato una legge regionale che vieta l’installazione di centrali e lo stoccaggio di scorie nucleari. Come parlamentari italiani ed europei siamo impegnati a riportare alla luce i problemi reali del Paese chiedendo un’assunzione di responsabilità forte da parte del Governo, che garantisca, soprattutto nel Mezzogiorno, lo sviluppo di un piano energetico sostenibile e la messa in sicurezza dei territori” ha concluso Cozzolino.

“Ci è stato impedito di entrare – ha detto Graziano – nonostante la centrale sia in disuso. Non si comprendono le ragioni di un atteggiamento del genere, se non la tensione derivante dall’assurdo progetto del governo di scaricare di nuovo sulla provincia di Caserta i peggiori rifiuti possibili, quelli radioattivi. Sarebbe infatti una catastrofe per Terra di Lavoro la nascita del deposito nazionale di scorie nucleari che questo centrodestra vuole regalarci”. Il sito del Garigliano è stato già individuato come sito nazionale di deposito di scorie radioattive e si sospetta l’intenzione di costruire una nuova centrale nella stessa zona. Ma la legge regionale n. 2 del 21 gennaio 2010 prevede che “il territorio della regione Campania è precluso all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione e di stoccaggio del combustibile nucleare, nonché di depositi di materiali radioattivi”. Tale legge è stata impugnata dal Consiglio dei ministri davanti alla Corte costituzionale. D’altra parte, anche la legge statale (legge 99/2009) sul nucleare – approvata dal governo senza alcun confronto con le amministrazioni regionali – è stata impugnata davanti alla Consulta da ben undici Regioni che ritengono lese le loro prerogative.

“La decisione del governo di impugnare la legge regionale in tema di nucleare – ha commentato Stellato – si inserisce in quella che è ormai diventata una tendenza del governo nazionale. La mancanza di considerazione per l’autonomia dei territori, in ordine a scelte fondamentali, dimostra ancora una volta come le opzioni in materia di energia vengono operate senza tener conto delle problematiche ambientali e senza conoscere il territorio. La normativa regionale infatti individua seri momenti di equilibrio fra le contrapposte esigenze di tutela ambientale e sviluppo economico che, evidentemente, non stanno a cuore al governo centrale”.

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