Emergenza rifiuti, Ue condanna Italia. Bertolaso: “Tutto risolto”

di Angela Oliva

emergenza rifiutiROMA. La Corte di giustizia di Lussemburgo ha accolto il ricorso presentato dalla Commissione europea a luglio 2008 e ha condannato l’Italia a causa dell’emergenza rifiuti in Campania.

Secondo L’Ue non sono state adottate “le misure necessarie per evitare di mettere in percolo la salute umana e danneggiare l’ambiente e per non aver creato una rete adeguata e integrata di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze del luogo di produzione”.

I rifiuti che riempirono le strade della Campania hanno danneggiato i cittadini e hanno dimostrato che l’emergenza non è stata gestita in modo corretto poiché ha provocato caos nonostante gli aiuti delle altre regione, da parte della Germania e anche degli impianti di smaltimento esistenti nella regione del Sud. Il procedimento contro l’Italia era partito proprio a margine dell’emergenza creatasi nel 2007 quando la Commissione propose alla Corte di procedere per inadempimento contro l’Italia congelando anche i fondi comunitari, destinati alla Campania, per circa 500 milioni di euro. Il governo italiano aveva chiesto di respingere il ricorso affermando che era stato fatto ogni possibile sforzo per arginare la crisi e affermando di aver aumentato il livello di raccolta differenziata, aperto due discariche e costruito inceneritori.

Ma la decisione dei giudici è ferma e la sentenza motiva così la scelta: “Né l’opposizione della popolazione, né gli inadempimenti contrattuali e neppure l’esistenza di attività criminali costituiscono casi di forza maggiore che possono giustificare la violazione degli obblighi derivanti dalla direttiva e la mancata realizzazione effettiva e nei tempi previsti degli impianti”. L’argomento è stato affrontato nel Parlamento di Bruxelles nella la riunione della commissione petizioni durante la quale è intervenuta l’europarlamentare Erminia Mazzoni, Raimondo Santacroce ed Ettore Figliolia che hanno illustrato i provvedimenti presi dall’Italia.

D’altro canto la Regione Campania ha assicurato che è in arrivo un piano capace di consentire il ritorno alla normalità sottolineando che la percentuale della raccolta differenziata è arrivata al 22% e che il fatto che il termovalorizzatore di Acerra sarà in grado di assorbire il 40% della produzione di rifiuti della Regione. Di fronte a tali affermazioni si sono dette scettiche sia un’eurodeputata inglese del gruppo socialista che una danese dei Verdi,le quali hanno annunciato una visita in Campania. Ora, dopo la condanna della Corte Ue, i fondi potranno essere erogati solo se Bruxelles avrà elementi tali da certificare il ritorno alla normalità in Campania.

Ma il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso assicura che “tutto quello per cui l’Italia è stata condannata, è stato risolto poiché riguarda una situazione antecedente al maggio 2008, cioè quando la situazione e’ stata risolta dal sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania”.

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