Rifiuti, i dipendenti interrompono la protesta: “Ciaramella strumentalizzato”

di Redazione

 AVERSA. “La Fiadel, prendendo atto della disponibilità del sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella, la cui posizione è stata da alcuni artatamente strumentalizzata per meri fini elettorali …

… e nel pieno senso di responsabilità che contraddistingue i lavoratori del settore, ha deciso di chiedere agli stessi operatori di interrompere la protesta che ha bloccato la raccolta rifiuti”. Lo dichiara Giulio Testore, segretario provinciale dell’organizzazione sindacale che in seno al Consorzio Unico Articolazione Caserta rappresenta la maggioranza dei lavoratori.

“Tuttavia – spiega Testore – permane lo stato di formale agitazione in quanto non sono garantiti i livelli minimi di sicurezza, come riconosciuto dallo stesso Ciaramella, che ha provveduto, a spese del comune per poi rivalersi sul Consorzio, ad acquistare mascherine, guanti e tutti gli strumenti necessari al fine di rendere possibile il lavoro degli operatori ecologici. Va precisato che al momento gli stessi sono sprovvisti di profilassi sanitaria, prevista dalla legge, a tutela della loro incolumità fisica, e che gli stessi Enti preposti alle soluzioni delle problematiche in atto si sono preposti ad attuare nei prossimi giorni un programma di profilassi sanitaria”.

“Per questo – continua Testore – riconosciamo ad alcuni sindaci dell’Agro aversano, tra cui citiamo e non ce ne vogliano gli altri, quelli di Cesa, De Angelis e di Carinaro, Masi, l’impegno ad essere al fianco dei lavoratori, che pur svolgendo un lavoro non di certo piacevole, non si vedevano riconosciuti a fine mese neanche lo stipendio, mentre stigmatizziamo l’atteggiamento irresponsabile di molti altri sindaci che continuano a non pagare da mesi, e da anni il Consorzio accumulando debiti per oltre 140 milioni di euro. Perché questi sindaci incamerano la Tarsu dai cittadini e poi non pagano? Per questo motivo abbiamo chiesto da un paio di anni a questa parte la vera black list dei comuni inadempienti, affinché i cittadini di quei comuni sappiano come realmente stanno le cose. Non è giusto infatti arrecare danno a comunità come quelle sopra citate che versano il canone regolarmente e non hanno alcun debito ma non è neanche giusto che i dipendenti non ricevano gli stipendi per colpa di qualche amministratore che probabilmente si ritiene più furbo degli altri”.

“Noi abbiamo fatto un atto di disponibilità nei confronti dei primi cittadini in regola e della collettività tutta, ma è ora che si sappiano che i lavoratori non sono quello che molti politicanti di turno vogliono far sembrare. Qui non c’è nessuna camorra ma solo onesti lavoratori che si alzano alle tre di notte, nonostante il freddo e la pioggia, per poi non solo non vedersi pagati gli stipendi ma addirittura le trattenute, anche quelle delle finanziarie, che poi dichiarano gli stessi dipendenti cattivi pagatori. Un atto di distensione nei confronti, e lo ribadiamo, di chi ha convocato per primo un incontro dei sindaci (quelli dell’Agro Aversano) solidarizzando con i lavoratori, sprovvisti di stipendio e di profilassi sanitaria, e stigmatizzando, anche duramente, l’atteggiamento dei colleghi che continuano ad avere debiti con il Consorzio”.

“In merito alla cessata protesta – conclude Testore – abbiamo mandato dettagliata lettera al Prefetto, alla Questura e al Commissario Straordinario per la Provincia di Caserta, ribadendo, ancora una volta, le vere problematiche del settore igiene ambientale che attanagliano il Consorzio Unico Articolazione Caserta”.

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