Polemica Pdl, Fioratti: “A proposito di registi e primedonne…”

di Redazione

Gianluca Fioratti SANT’ARPINO. L’assessore del Pdl Gianluca Fioratti replica al vicesindaco e collega di partito Rodolfo Spanò, del quale ha sconfessato la candidatura alle provinciali nel collegio Orta-Sant’Arpino.

“Nella prima (ed ultima) riunione, successiva alla nomina a coordinatore di Spanò, alla quale il sottoscritto fu invitato insieme al dottor Plazza, riunione che si svolse nel circolo di via San Giacomo e non nel collegio come erroneamente affermato dal vicesindaco, all’ordine del giorno c’erano la composizione e la nomina del direttivo sezionale (a proposito che fine ha fatto tale importante organo? E chi ne è parte attiva? E poi, successivamente e solo alla fine della seduta, venne fuori il discorso sulle prossime elezioni provinciali. Ad introdurre la questione fu proprio il nostro ‘vicesindaco/coordinatore/assessore/candidato’, il quale dichiarò che, per dare spazio anche ad altre personalità rappresentative della Pdl, avrebbe ‘sicuramente’ fatto un passo indietro rinunciando all’eventuale candidatura. A tal punto, chiedendo cosa ne pensassero gli altri convenuti alla riunione, la parola fu data al sottoscritto che affermò che alla candidatura aveva pensato anche lui, non ritenendosi inferiore a nessuno. A tutto ciò segui un gelo totale da parte di Spanò”.

Fioratti, insieme al dottor Plazza e ad altre persone presenti alla riunione, lasciarono la sede sezionale, non prima però di proporsi, su invito dello stesso Spanò, di prendere appuntamento con la sezione di Orta di Atella per iniziare a confrontarsi per decidere insieme sul da farsi. “Cosa mai avvenuta. – sottolinea Fioratti – E adesso mi chiedo: per colpa di chi? Con il passare dei giorni non avendo, né io né il dottor Plazza, notizie al riguardo, venimmo contattati direttamente dal presidente della sezione ortese, Domenico Damiano, che chiese a cosa fosse dovuta la nostra continua assenza alle riunioni che si erano tenute nel frattempo. Ebbene, io e il dottor Plazza furono fummo costretti a rispondergli che mai il nostro coordinatore ci aveva informati delle riunioni e che, per quanto riguarda le candidature, eravamo favorevoli sia ad un candidato ‘ortese’ che ad uno di Sant’Arpino, a patto però di essere partecipi al tavolo politico. A quel punto il presidente Damiano ci invitò per la domenica successiva alle ore 16.30, presso la sede della sua azienda, dove già era stato fissato l’incontro con la ‘delegazione Spanò’ (e non con la restante e maggioritaria parte della Pdl santarpinese). Ma, intorno alle ore 15.40 della stessa domenica al sottoscritto arrivò una telefonata della dottoressa Adriana Dell’Amico, coordinatrice Pdl della sezione ortese, la quale invitava me e Plazza a non partecipare all’incontro in quanto, il ‘vicesindaco/coordinatore/assessore/candidato’, in caso di nostra presenza, non avrebbe a sua volta partecipato alla stessa, poiché sarebbero state presenti, a suo dire, persone da lui non ufficialmente riconosciute come facenti parte del partito (solo perché pensanti in diverso modo?), ribadendo di fatto che il coordinatore era lui e quindi ogni decisione gli spettava di diritto”.

“Preso atto della situazione – continua Fioratti – e, seppur a malincuore, con la calma, la modestia e l’umiltà, che hanno sempre contraddistinto la mia linea politica (a differenza di qualcun altro) rinunciai a partecipare all’incontro e di tutto ciò informai anche il dottor Plazza. La dottoressa Dell’Amico tenne, inoltre, ad aggiungere che tutto ciò era anche dovuto alla nascita, da me fortemente voluta, della nuova sezione di “Campania in positivo Pdl” e che questo a qualcuno aveva dato ‘fastidio’. Sarebbe stato sicuramente più opportuno confrontarci con tutte le componenti del collegio Orta-S.Arpino per raggiungere insieme l’unanimità tanto sventolata. Ma, senza confronto anche con chi la pensa diversamente da te, nessun politico è degno di tale nome. Tengo a precisare, inoltre, che insieme agli altri componenti a tutti gli effetti del Popolo Delle Libertà, abbiamo fatto appello al Sindaco solo e perché, i nostri vertici provinciali e regionali, seppur più volte sollecitati, sanno benissimo la situazione in cui versa la Pdl santarpinese e mai, si sono degnati di interpellare le parti in causa, facendo cadere sempre tutte le decisioni dall’ alto, a partire dalla nomina del coordinatore comunale”.

Fioratti conclude affermando: “Almeno da parte mia, la disponibilità al confronto e al dialogo ci sono sempre state e da questo momento non darò più risposte ad eventuali nuovi attacchi del nuovo ‘fact-totum’ del Popolo delle Libertà, tanto, a nome mio e per mio conto, risponderà a breve il popolo di Sant’Arpino”.

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