Calcio, minacce in campo. Angelino: “Così non va”

di Redazione

Peppino AngelinoSANT’ARPINO. “Se questo è il calcio offerto dalla prima categoria, campi costantemente inagibili e impraticabili, assenza di terna arbitrale, assenza delle forze dell’ordine in trasferta, minacce e maleducazione in campo e sugli spalti, io preferisco ritirare la squadra dal campionato”.

Tuona il presidente dell’Asd Città di Sant’Arpino Calcio, Peppino Angelino, all’indomani del match in casa del Villa Literno finito 1-1. “Tengo a precisare che la stima e l’accoglienza ricevuta dalla società Villa Literno è stata degna del suo grande presidente. Cosi come noi a Sant’Arpino nella gara di andata abbiamo offerto ai nostri colleghi tutta l’ospitalità possibile e immaginabile. Mi complimento con il presidente e lo ringrazio. Tuttavia, una partita di calcio dovrebbe essere una festa per famiglie. Purtroppo così non è stato. Il comportamento di alcuni giocatori di casa non ha fatto onore a una società importante come il Villa Literno, impegnati più a intimidire il direttore di gara e i nostri giocatori che a giocare a calcio. In ogni caso, questo è un fenomeno che interessa un po’ tutta la categoria, così non va. Il progetto che sto portando avanti con i miei soci, oltre all’aspetto tecnico, è quello che la domenica il calcio ridiventi una festa. Costi quel che costi. Almeno a Sant’Arpino ci riuscirò”.

Il tecnico Francesco Capone commenta: “Nonostante le difficoltà ambientali siamo riusciti lo stesso a pareggiare un match condizionato. E’ sotto gli occhi di tutti quello che è successo in campo, a cominciare dal vantaggio del Villa Literno. Un gol irregolare prima annullato giustamente dall’arbitro per fuorigioco poi convalidato sotto le pressioni (uso un eufemismo) dei giocatori locali. Pressioni subite personalmente sulla panchina per finire con un tentativo di aggressione ai danni di un nostro giocatore nel dopo partita. L’accoglienza della società di casa è stata impeccabile, purtroppo, i giocatori in campo non sono stati all’altezza”.

La perla della partita è stata offerta da Bruno Angelino, attaccante del Sant’Arpino. Il “Cobra” si è reso autore di un gol di rara bellezza: cattura in area un suggerimento di Francese dalla sinistra, stop con il destro, con una finta disorienta il difensore si porta la sfera sul sinistro fa sedere il portiere a terra e insacca nell’angolo alto alla destra di Brandi. Queste sono le gesta che vorremmo sempre e solo commentare in una partita di calcio.

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