Mourinho : “Calciopoli mi ha fatto vergognare di essere allenatore”

di Angela Oliva

Josè MourinhoMILANO. Nulla può contro Josè Mourinho. Né sanzioni, né squalifiche riescono a tappargli la bocca e frenare il suo pensiero.

Sarà la sua personalità irruenta o la voglia di far parlare di sé sempre e comunque? Non sta a noi deciderlo ma certo è che il tecnico dell’Inter dopo la vittoria in Champions League contro il Chelsea di Carlo Ancelotti, ha tenuto una conferenza stampa in tipico stile mourinhiano.

Di fronte a chi gli chiede del match tra Milan e Fiornetina fino 2-1, l’allenatore portoghese risponde: “Se parlo di campionato mi squalificano per altre tre o quattro giornate. Non ho visto l’episodio di cui mi chiedete, ma mi hanno detto che è successa la stessa cosa di Bari”.

Ma poi “The special One” ci ripensa e decide di parlare, anzi di straparlare: “Faccio una riflessione, però. Negli ultimi giorni ho sentito un sacco di gente che diceva di abbassare i toni. ‘Abbassate i toni’, sento dire da chiunque. Ebbene, sappiate che a forza di abbassare i toni, – sottolinea Mourinho – qui in Italia avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare, come professionista e come uomo di calcio. Perché quando ho saputo di Calciopoli, ero in Portogallo con la mia famiglia e mi sono vergognato di mangiare, e di dare da mangiare ai miei, con i soldi che provenivano dal calcio. Ecco cosa penso di chi dice di abbassare i toni. E un’altra cosa: io sono arrivato in Italia da uomo onesto e me ne andrò da uomo onesto, qualsiasi cosa accada. Per questo, tra l’altro, dico che forse stasera c’era un rigore per il Chelsea”.

E poi l’allenatore neroazzurro si alza e se ne va senza aspettare neppure che l’interprete traducesse la sua dichiarazione, quasi a dire chi vuol capire…capisce. Certo sarà anche vero che Calciopoli ha fatto vergognare gli italiani, ma certo Mourinho non potrebbe proferir parola su scandali del calcio se considera soltanto che il presidente del Porto Pinto da Costa trafficò sottobanco per evitargli una mazzata dopo che Mou aveva minacciato in campo il giocatore Rui Jorge. Inoltre la sua ex squadra, nell’anno in cui divenne campione di Portogallo conquistando il diritto alla Champions, venne penalizzata di 6 punti per lo scandali “fischietti d’oro”, ovvero brogli arbitrali e acquisto di favori sessuali. Una piccola parentesi per rinfrescare una memoria un po’ corta che però dovrebbe concentrarsi di più sul campionato italiano visto che la sua Inter è tallonata dal Milan che ha raggiunto quota -4 e la Roma a -5.

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