Tarsu, il Codacons chiede rimborsi per i cittadini

di Redazione

Maurizio Gallicola CASERTA. Il Comune di Caserta, in relazione alla Tarsu, nel corso del 2009, ha intascato un milione e 495mila euro in più rispetto a quanto preventivato.

Un dato di fatto desumibile dalla lettura di alcune delle delibere emanate dalla giunta comunale presieduta dal sindaco Petteruti. A svelarlo è la Codacons di Caserta, che sta valutando la possibilità di chiedere, per i residenti della città capoluogo, la restituzionedell’indebito pagamento.

“Un risparmio tanto sostanzioso – comunica infatti l’avvocato Maurizio Gallicola (nella foto), presidente della Codacons di Caserta, – doveva tramutarsi in un rimborso per i contribuenti; di fatto, però, la cifra pagata in eccesso dai residenti è rimasta nelle casse dell’Ente municipale, senza peraltro che il Comune abbia giustificato in quale altra maniera ha utilizzato quei soldi”.

Il risparmio, si afferma dalla Codacons, è desumibile dalle delibere di giunta 63, 64 e 148 del 2009, che ora sono appunto al vaglio dei legali dell’associazione di consumatori. In particolare, in merito al servizio di smaltimento rifiuti, nel corso del 2009, a fronte di una previsione di spesa pari a 16.504.782,61 euro, vi è stata una riduzione di spesa che ha comportato una previsione assestata finale pari a 15.009.782,61 euro, e quindi un risparmio di costi pari ad 1.495.000 euro, con il risultato che le entrate hanno coperto il 110 per cento dei costi finali complessivi.

“In sostanza, – attacca l’avvocato Gallicola – i residenti di Caserta, nel corso del 2009, hanno pagato il dieci per cento in più di quanto effettivamente speso dal Comune per il servizio di rimozione dei rifiuti; a fronte, infatti, del risparmio ottenuto, vi sarebbe dovuta essere una riduzione della tassa, che invece non vi è stata, con la conseguenza che i cittadini, a loro insaputa, hanno sostanzialmente coperto anche altri buchi e così garantito l’equilibrio di bilancio”.

“Il nostro sodalizio, – conclude Gallicola, – grazie alla diligenza di qualche attento residente, è in possesso delle delibere di giunta che hanno determinato il risparmio dell’Ente e pertanto sta valutando in quali forme richiedere che la differenza ingiustamente pagata dai contribuenti torni nelle tasche degli stessi”.

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