Chirico, gli operai occupano di nuovo lo stabilimento

di Antonio Taglialatela

 TEVEROLA. Il pastificio Chirico rimette in mobilitàil personale e per i 50 dipendenti ritorna l’incubo del licenziamento.

Ecco, quindi, che martedì mattina i lavoratori hanno ancora una volta occupato lo stabilimento situato nella zona industriale di Teverola, così come avvenne lo scorso settembre.

Per le prossime ore, o nella giornata di mercoledì, sarà indetta una conferenza stampa, alla presenza dei dipendenti e dei sindacati, che illustreranno come l’azienda non avrebbe rispettato gli accordi presi nei mesi scorsi.

La Chirico è un’azienda fondata nel 1895, una delle più antiche della Campania, leader nella produzione di pasta e farina. L’opificio fu costretto, a causa della grave crisi economica, a chiudere i battenti nel maggio 2008 lasciando senza lavoro 50 famiglie. I lavoratori, all’inizio dello scorso settembre, avevano occupato l’azienda per 10 giorni, minacciando lo sciopero della fame per sensibilizzare le istituzioni a prendere iniziative per la salvaguardia dei posti di lavoro. Dopo una serie di incontri, sia in Prefettura che in Regione, la protesta fu interrotta in attesa di risposte. Passavano alcuni giorni e sembravano aprirsi nuovi spiragli per i dipendenti, soprattutto alla luce del risultato ottenuto in Commissione Attività Produttive della Regione, quando fu deciso di evitare lo spezzettamento dell’azienda e conservare integralmente l’attività produttiva. In questo modovenivano salvatii posti di lavoro ed emergevano interessanti prospettive di sviluppo per l’azienda.

Il consigliere regionale del Pd, Nicola Caputo, nel corso di un’audizione in Commissione Attività Produttive aveva anche riferito di gruppi imprenditoriali, nazionali ed internazionali interessati per l’acquisto della Chirico.

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