Tenato furto alla “Caffetteria Centrale”, ridotte pene per gli autori

di Redazione

da sin. Capone, Iavarone e PapaSANT’ARPINO. Ridotte in appello le pene per Vincenzo Capone, Giuseppe Iavarone ed Ester Papa, autori di un tentativo di furto ai danni del bar”Caffetteria Centrale” di Sant’Arpino.

L’episodio si verificò lo scorso mese di maggio, quando i tre, in piena notte,furono fermati in tempo dai carabinieri, arrestati e giudicati per direttissima.
Capone, 33 anni di Sant’Arpino, Iavarone, 32 anni, originario di Grumo Nevano ma residente a Cesa, e Papa, 28 anni, originaria di Frattamaggiore, furono notati all’esterno del noto locale sito nella piazza centrale , mentre armeggiavano con la serranda di ingresso dell’esercizio commerciale. Alla vista delle forze dell’ordine il terzetto scappò, anche se furono immediatamente bloccati.
Nel corso del processo di primo grado, i due uomini confessarono, mentre l’unica a professarsi innocente fu la donna che giustificò la presenza sul posto, sostenendo di essere andata a richiamare il proprio convivente, Capone, all’epoca ristretto agli arresti domiciliari, affinché non commettesse il reato.
In primo grado i tre,processati per direttissima dinanzi al Giudice Monocratico di Aversa, dottor Picardi,subirono delle pesanti condanne, anche per via dei numerosi precedenti penali. Accusati di tentato furto pluriaggravato, Capone fu condannato a 2 anni di reclusione, anche per l’evasione commessa, mentre Iavarone ad 1 anno ed 8 mesi di reclusione. Ester Papa, invece, fucondannata adun anno di reclusione, con la pena sospesa ed infatti subito fu rimessa in libertà, mentre gli altri coimputati rimasero in carcere.
Proposto appello e difesi dall’avvocato penalista Enzo Guida, la Corte di Appello ha accolto le richieste difensive di riduzione della pena, condannandoCapone ad 1 anno e 8 mesi, Iavarone ad 1 anno 1 mese e 10 giorni e Papa ad 8 mesi.
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