Sel: “Tornare alla gestione pubblica dei servizi”

di Redazione

SelORTA DI ATELLA. “Una lunga stagione di mal governo durata più di un decennio in cui il paese è stato lasciato sprofondare ai livelli minimi di vivibilità sociale e democratica”.

Così la “Sinistra Ecologia e Libertà” di Orta di Atella, che torna sull’operato delle ultime amministrazioni comunali. “Un decennio di sperperi e cattiva gestione delle casse comunali che ha reso i cittadini Ortesi senza difese di fronte ad evidenti ingiustizie ed imposizioni nell’applicazione delle tasse e nelle più importanti scelte di gestione del territorio”.

“Orta di Atella è stato uno dei primi comuni già dall’anno 2000 ad avviare una sorta di privatizzazione dell’acqua (Ottogas Srl impropriamente denominata Acquedotti Spa ) con costi elevatissimi per i cittadini. Acqua potabile (che nessuno beve) e acque reflue costano ormai ad Orta di Atella quanto un buon vino campano”.

“Siamo stanchi della politica delle accuse incrociate, dai dibattiti sui più cattivi ed i meno cattivi e da una intera classe politica che non vuole riconoscere i propri errori e farsi definitivamente da parte. Le forze politiche locali devono invece interrogarsi e discutere su come si può uscire dalla melma in cui il paese è sprofondato e di come si possono difendere le migliaia di famiglie dall’ingiustizia tributaria a cui non possano far fronte”.

“La Teleservizi e la società Acquedotti continuano a tartassare in maniera spesso impropria i cittadini di Orta di Atella, senza dare a questi la possibilità di difendersi a causa di meccanismi burocratici contorti e di regolamenti comunali senza riferimenti a criteri legali e normativi nazionali. E’ compito nostro far conoscere ai cittadini: che su proposta della giunta Brancaccio nel 2003 sono state innalzate del doppio le tariffe tarsu portando a quattro euro e venti la tariffa per le abitazioni; che il comune di Orta di Atella pur avendo a disposizione uomini e mezzi sufficienti ed idonei per gestire direttamente il settore tributi, ha affidato tale compito alla società Teleservizi che gli anni di pagamento Tarsu 2003 e 2004 non sono stati messi a ruolo entro i termini di legge caricando i cittadini di tre anni di arretrati con quote impossibili per i bilanci familiari. che su proposta della giunta Del Prete, nel 2007 approva un condono e un regolamento Tarsu in contrasto con il precedente regolamento per dare facoltà alla Teleservizi di avviare accertamenti d’ufficio (non applicabile agli anni precedenti il 2008) non conformi all’art. 52 comma 1 e2 del D.lgt. 446/97 che la commissione Tributaria Provinciale su un identico motivo del ricorso ha emesso tre sentenze diverse(se questa è giustizia…..) 1) accoglie il ricorso e compensa le spese – 2) rigetta il ricorso e compensa le spese – 3) rigetta il ricorso e condanna al pagamento delle spese”.

“Esprimiamo, inoltre, un parere fortemente negativo sull’azione amministrativa svolta sin d’oggi dalla Commissione Straordinaria. Più volte abbiamo chiesto di ripianare i debiti comunali recuperando risorse economiche da settori della vita amministrativa in cui forti sono state le evasioni (vedi oneri concessori sulle centinaia di licenze rilasciate dal Comune negli ultimi anni), mentre al contrario ancora si tenta di colpire indistintamente le tasche dei cittadini Ortesi”.

“Di questo passo i cittadini di Orta di Atella saranno giustamente costretti a non pagare alcun tributo comunale. Chiediamo ai commissari di non rinnovare il contratto alla Teleservizi e di iniziare la procedura di uscita dalla società Acquedotti per ritornare alla gestione pubblica dei servizi e ridurre le tasse ai cittadini”.

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