Tav, i manifestanti bloccano i sondaggi nella Val di Susa

di Redazione

TORINO. Il presidio “No Tav” ferma i tecnici della società Ltf, incaricata di effettuare i sondaggi geognostici preliminari per la linea ferroviaria Torino-Lione.

All’autoporto di Susa i manifestanti hanno occupato da lunedì sera l’area dove i tecnici, scortati dalle forze dell’ordine, si erano recati per possesso dei terreni affittati e concessi dal Comune. I sondaggi sono iniziati in 3 dei 91 siti previsti: lo scalo merci di Orbassano, la stazione ferroviaria di Collegno e il sito Amiat di Basse di Stura a Torino.

I manifestanti hanno ribattezzato simbolicamente la rampa di accesso all’autoporto, in frazione Traduerivi, “Via sondaggi”. Un loro portavoce, Alberto Perino, ha ribadito l’intezione di non lasciare i terreni confermando “il gesto di disobbedienza civile”. “Non siamo disponibili a farvi entrare, non cederemo. Non abbiamo vinto la battaglia, dobbiamo rimanere qui. – spiega – Abbiamo detto che in qualunque punto della Val di Susa tenteranno di fare un sondaggio ci saremo a difendere la nostra terra. Siamo convinti di essere nel giusto e oggi abbiamo segnato un punto a nostro favore”. Alcuni esponenti delle forze dell’ordine hanno fatto presente ai manifestanti le eventuali conseguenze, civili e penali, del loro comportamento ma gli stessi non hanno fatto marcia indietro e hanno rilanciato: “Ovunque andrete noi saremo ad aspettarvi”.

Il confronto, tuttavia,si è svolto in maniera civile, senza tensioni. I manifestanti, circa 300 persone, hanno intonato alcuni cori, tra cui il “Sarà dura” che contraddistingue la loro battaglia. Dalle istituzioni, negli ultimi giorni, gli appelli al buon senso e alla calma sono stati frequenti. “La situazione è profondamente diversa a quella del 2005 (quando a Venaus fu scontro tra manifestanti e forze dell’ordine). – ha ribadito il presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione Mario Virano – Adesso c’è ancora da fare il progetto preliminare, cinque anni fa c’era già quello definitivo, fatto e finito”.

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