Inter, Chivu ko: Moratti spingerà per Kolarov?

di Redazione

Mourinho I nerazzurri iniziano nel migliore dei modi il 2010 con una vittoria per 1-0 in casa del Chievo con un’unica pecca: la paura per Chivu.

Il ritorno ad vita normale è sempre difficile, specie quando si è reduci da un periodo come quello natalizio dove il panettone ne fa da padrone. Ma l’Inter fa eccezione. La squadra nerazzurra riesce a vincere in casa del Chievo grazie ad un contropiede velocissimo impostato da Pandev, rifinito da Snjider e finalizzato da Balotelli al 12’. E lo fa con una vittoria convincente dal punto di vista del gioco espresso e con una formazione del tutto inedita reinventata da Mourinho: un 4-2-3-1 super offensivo con l’innesto del macedone Pandev, appena acquistato dalla Lazio, insieme a Balotelli e Snjider a supporto dell’unica punta, Milito. Dinanzi alla difesa, a causa delle tante assenze tra squalifiche ed infortuni, tra le quali spiccano quelle di Cambiasso e Motta, ci sono Patrick Viera, ormai pronto a partire dato l’accordo trovato con il Manchester City di Mancini, e capitan Zanetti che sulla fascia sinistra difensiva ha lasciato il posto a Chivu; al centro l’assenza di Samuel ha costretto all’impiego di Cordoba di fianco a Lucio.

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Insomma, il tecnico portoghese dimostra ancora una volta di essere capace di stravolgere la squadra e di schierare una formazione che alla vigilia sarebbe stata inaspettata. E non è la prima volta in questa stagione, ad esempio in campionato l’ha fatto nella partita in trasferta contro il Genoa, rifilando ben 5 reti ai rossoblu, mentre in Champions, nella partita che decideva la qualificazione contro il Rubin Kazan, ha schierato, come oggi, un 4-2-3-1, formazione inevitabilmente molto propensa all’attacco ma che comunque comporta molti rischi specie in fase difensiva, rischi che quando si vince non vengono messi in risalto mentre quando si perde lasciano molti dubbi.

Al di là di tutto, sembra che lo “Special One” stia cercando un assetto tattico che possa mettere in difficoltà i Blues di Ancelotti. Il giocattolo funziona tanto bene che anche giocatori nuovi riescono a mettersi in evidenza subito, come nel caso di Pandev che ormai non giocava una partita da più di un anno e che già all’esordio è riuscito a convincere con una prova nettamente superiore alla sufficienza.

Per la seconda volta di fila la squadra nerazzurra, dopo la vittoria prenatalizia contro la Lazio, vince per 1-0 e questo può essere positivo per i sei punti ottenuti. Ma sembra evidente che, sarà per il freddo che può diminuire la differenza tra due formazioni o per i campi che sono sempre più ghiacciati, la squadra di Mourinho non riesce a chiudere le partite, rischiando specie negli ultimi minuti. Nella sfida contro la Lazio l’imprecisione dei romani ha fatto la differenza mentre nella partita di oggi è stata anche la prova non certo eccelsa del direttore di gara Pierpaoli che al 95’ ha negato un netto calcio di rigore ai veronesi per fallo di mano di Quaresma. Non è l’unico errore commesso: a fine gara i nerazzurri contano sette ammonizioni, di cui alcune sembrano del tutto fuori luogo.

Autore di un’ottima prova è stato Lucio, il quale è stato protagonista tutti i novanta minuti, vanificando le azioni avversarie e rendendosi protagonista di serpentine quasi folli per un difensore qualsiasi, ma non per lui che di certo non ha perso la tecnica tipica dei brasiliani malgrado abbia giocato gran parte della sua carriera in Germania non riuscendo mai a vincere la Champions.

Nella felicità della vittoria ottenuta c’è stata anche tanta paura per Chivu che in uno scontro di gioco con Pellissier ha riportato la frattura dell’osso parietale destro con ematoma. Il romeno è stato costretto ad abbandonare il campo di gioco e, portato in ospedale, è stato subito operato dal dottor Turazzi. I medici confidano nel suo ritorno a breve in campo, ma è ipotizzabile che la sua stagione potrebbe essere già conclusa. Un motivo in più per acquistare il laziale Kolarov?

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