Niente più assunzioni al Comune. Cisl: “Decisione unilaterale”

di Redazione

Municipio di CasertaCASERTA. Dopo la vicenda dei concorsi interni al Comune di Caserta i cui esiti hanno provocato grande malcontento tra i dipendenti pubblici, alcuni dei quali hanno deciso di fare ricorso, …

… si apprende che l’Amministrazione comunale ha preso una decisone, come testualmente commenta l’Assessore Biagio Esposito: “Non faremo più nuove assunzioni”.

Il segretario generale della Cisl Fp di Caserta, Rino Brignola, commenta: “Sono decisamente sorpreso del fatto che l’assessore non abbia ancora convocato le organizzazioni sindacali per comunicare questa decisione del tutto unilaterale. Inutile affermare che la Cisl è assolutamente contraria a questa presa di posizione, sia perché il piano occupazionale è un progetto di assunzioni finanziato attraverso un programma triennale, sia perché esso fonda i propri presupposti su quelle economie derivanti dai posti liberatisi a seguito di pensionamento o altri tipi di cessazioni. In pratica, per dirla tutta, la copertura finanziaria di certo non manca proprio perché ricavata da queste premesse ineluttabili”.

“E’ chiaro – continua una nota del sindacato – che decisioni del genere disattendono a trecentosessanta gradi le promesse fatte alla cittadinanza, e non solo, deludono il gran numero dei disoccupati, che dai concorsi sempre spera di poter cambiare una situazione di vita non facile. Ricordiamo che i giovani disoccupati sono in crescita; è notizia di oggi, che il numero dei senza lavoro nel nostro paese, in particolare nella fascia femminile, è tornato ad essere quello del 2004, quando il tasso di disoccupazione segnò livelli altissimi, soprattutto al sud della nazione. In un momento di crisi così delicato, che attraversa il mondo intero, e ancor più in particolare la regione Campania e la provincia di Caserta, il Comune dovrebbe essere primo attore nel sostenere il rilancio dell’occupazione, dovrebbe poter garantire le promesse programmatiche poste nero su bianco, anche attraverso i meccanismi concorsuali. I nostri giovani tornano ad emigrare al nord, dove le politiche occupazionali e giovanili, forse sono maggiormente compiute. Siamo tornati agli anni 80, e Caserta diventa il simbolo delle opportunità negate”.

“Cosa pensare? – continua la Cisl Fp – Forse che dietro questa presa di posizione si stiano preventivando nuove esternalizzazioni, le quali seguirebbero quelle dei tributi, delle affissioni, del teatro comunale? Esternalizzazioni che non danno risposte certe all’utenza, poichè è noto che gli appalti esterni sono sottodimensionati, sottostimati e sottovalutati dal punto di vista economico, non creano dunque alcun beneficio né per l’utenza né per i lavoratori ma un’unica utilità che va tutta alle imprese”.

“Le dichiarazioni dell’assessore Esposito, per giunta, – aggiunge Brignola – disattendono la legge la quale prevede, come tutti sanno, che il 50% dei posti disponibili, sia occupato attraverso concorsi interni e l’altro 50% attraverso procedure di concorso pubbliche, possibilità però vincolata dalla messa al bando del 100% dei posti, vale a dire che un concorso è propedeutico all’altro. Anzi, con l’entrata in vigore delle normative cosiddette Brunetta addirittura il concorso diventa unico, con la riserva agli interni. Con operazioni come quella decisa dal Comune di Caserta cosa può accadere in futuro? Semplice, la mancata attuazione del piano occupazionale comporta anche un deperimento dei servizi, un esempio su tutti: nel 2009, nove vigili urbani, terminano il servizio e vanno in pensione, attraverso i concorsi interni ne abbiamo sostituiti solo sette. Il concorso pubblico, (previsto, tra l’altro per l’anno 2010), bandiva ulteriori otto posti, e se la matematica non è un’opinione, sette più otto fa quindici, una forza lavoro dunque che era necessaria e che invece viene a mancare. Ciò premesso, la Cisl invita l’assessore a rivedere la propria posizione e a convocare al più presto i sindacati che insieme all’Amministrazione comunale hanno assunto un impegno serio sia con i dipendenti comunali sia con la città a che vengano garantite le opportunità professionali previste dal piano occupazionale”.

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