L’Udeur casertano commemora i 30 anni dell’assassinio di Piersanti Mattarella

di Redazione

Piersanti MattarellaCASERTA. Il 6 gennaio 1980 viene assassinato Piersanti Mattarella. Era il presidente della Regione Sicilia, aveva 45 anni.

Uomo di spicco della Dc siciliana, l’unico leader dell’amministrazione regionale che manifestava una linea di rinnovamento politico nelle istituzioni, molti lo consideravano un erede di Aldo Moro. In quel periodo stava portando avanti un’opera di modernizzazione dell’amministrazione regionale. Si presume che ad ordinare la sua uccisione fu Cosa nostra a causa del suo impegno nella ricerca di collusioni tra mafia e politica.

La sezione Casertana dei Popolari Udeur, a trenta anni dalla scomparsa di Mattarella, ricorda, attraverso il commissario cittadino Francesco Brancaccio, la sua figura politica come “guida ed esempio per le giovani generazioni ma soprattutto come modello per tutti gli uomini di Governo e che ricoprono incarichi Istituzionali”. E cita questa frase ripetuta nell’ultimo discorso da Mattarella: “Rispetto per le istituzioni, trasparenza nell’amministrare, barra ferma sulla legalità. Se sapremo governare tenendo sempre alta l’attenzione e l’impegno su questi tre punti fondamentali potremo dire che l’esempio ed il sacrificio di quanti hanno speso la loro vita nella lotta alla mafia non sono andati perduti”.

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