Canoni depurazione, Codacons promuove “class action” a Caserta

di Redazione

Maurizio GallicolaCASERTA. Alla conferenza sulla Class Action che si è tenuta questa mattina nella città di Salerno ha partecipato anche Maurizio Gallicola, presidente provinciale della Codacons Caserta.

Al fianco del presidente nazionale del comitato a difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti, Carlo Rienzi, l’avvocato Gallicola ha illustrato le azioni principali per le quali, a sostegno degli utenti residenti nell’intera provincia di Caserta, è possibile agire mediante l’introduzione di un’azione congiunta, che consiste, in poche parole, in un’unica azione messa in moto da una molteplicità di persone che si trovano a dover risolvere un identico problema, e che, agendo congiuntamente possono dividere le spese, spesso ingenti, utili all’instaurazione di un giudizio.

“Tra i temi trattati e che nella nostra città possono dar luogo ad azioni di classe – ha chiarito l’avvocato dei consumatori della provincia di Caserta – figurano le opposizioni alle salatissime bollette per il canone delle acque, laddove non c’è un depuratore, come avviene appunto a Caserta città. La metà della bolletta che ogni singolo utente deve pagare è per il depuratore che, di fatto mancando, è pagata indebitamente”.

Stesso discorso anche per l’Iva pagata sulla Tia e sulla Tarsu, che, come chiarito recentemente dalla Corte Costituzionale, dev’essere restituita ai singoli utenti in quanto pagata ingiustamente. “L’introduzione della class action anche in Italia, e in particolare nella provincia di Caserta, – ha sottolineato e concluso Gallicola – risolve anche il problema dell’affollamento delle aule giudiziarie. In questo modo, infatti, verrà introdotto un unico giudizio piuttosto che diverse azioni per tanti utenti e si darà così più respiro agli uffici dei nostri tribunali”.

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