Intestazione fittizia di beni, condannato il figlio del boss “Sandokan”

di Redazione

Francesco SchiavoneCASAL DI PRINCIPE. Due anni e otto mesi. Questa la condanna, in primo grado, inflitta a Nicola Schiavone, primo dei sette figli del boss Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, detenuto al 41bis.

La sentenza è stata emessa dalla prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Raffaello Magi. Nicola Schiavone è stato condannato per il reato di intestazione fittizia di beni riconducibili al clan dei Casalesi, per evitare il sequestro e la confisca.

I magistrati, infatti, hanno ritenuto che Schiavone fosse un socio occulto dell’autosalone “Trident” di Casal di Principe, inaugurato nel 2003. Beni ritenuti intestati a Simone Alfonso Basco, quest’ultimo condannato a due anni. L’affare girava attorno a fatture di 250mila euro, per l’acquisto di auto di grossa cilindrata che venivano rivendute nell’autosalone.

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