Vertenza “Voicity”, sostegno del Prc Caserta

di Redazione

 VITULAZIO. La federazione del Prc di Caserta sostiene le mobilitazioni che i lavoratori della Voicity stanno intraprendendo ormai da alcuni mesi.

“Ci interessa segnalare – si legge in una nota della federazione – che dopo il presidio indetto presso la sede del Consiglio Regionale per martedì 19 gennaio, i lavoratori continuano il loro stato di agitazione, in attesa dell’incontro che si terrà il 26 gennaio al Ministero per lo sviluppo Economico. La nascita di Voicity Srl attraverso un processo di esternalizzazione dell’Omnianetwork sembra fatto volutamente con l’intento di far pagare ai lavoratori le speculazioni della direzione aziendale. Tant’è che la neonata società insieme ai lavoratori acquisisce i 100 milioni di debiti dell’azienda madre. Un società nata morta che inevitabilmente perde le commesse principali e annuncia 1200 esuberi a livello nazionali, di cui solo 500 in Campania(tra Casalnuovo e Vitulazio)”.

“Sul nostro territorio, a Vitulazio, ci sono 350 lavoratori di questo call center che da novembre non percepiscono lo stipendio e vedono il loro posto di lavoro essere messo a rischio da una logica che tende a massimizzare i profitti a discapito dei posto di lavoro. Nel corso di questi anni i call center sono stati in qualche modo il simbolo del peggioramento delle condizione lavorative, specie delle nuove generazioni e da questo punto di vista quello di Vitulazio non fa eccezione; su 350 lavoratori sono pochissime unità ad avere un contratto a tempo indeterminato, con una piccola parte di lavoratori hanno un contratto, ovviamente a termine, e il grosso dei lavoratori sono lavoratori a progetto”.

“Già a gennaio decine di lavoratori col contratto in scadenza hanno visto non rinnovato il loro contratto e sono stati lasciati a casa, ovviamente, senza nessuna forma di ammortizzatore sociale. Non solo esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori, ma chiediamo che dal tavolo nazionale emerga con chiarezza, la necessità di stabilizzare i posti di lavori precari”.

“Denunciamo inoltre l’arroganza dimostrata dall’azienda, che non si degna di discutere seriamente con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, affinché vengano pagato gli stipendi arretrati, trovate forme di sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi e tutelati i posti di lavoro, esigenza che va fatta prevalere sempre, in special modo in una provincia falcidiata dalla crisi e dall’ assoluta assenza di qualsiasi prospettiva occupazionale per le giovani generazioni”.

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