Maxi operazione antibracconaggio nelle province di Napoli e Caserta

di Redazione

 CASERTA. Nel corso della brillanti operazioni degli uomini della Polizia Giudiziaria L.i.d.a. (Lega Italiana Diritti degli Animali), coordinati dal responsabile Ciro Cortese e dal comandante di reparto Saverio Mazzarella, …

messe in atto dopo cinque mesi di indagini, sono state effettuate decine di perquisizioni domiciliari e vari controlli ad esercizi commerciali, nella maggior parte dei quali sono state riscontrate numerose violazioni relative all’abbattimento, cattura, maltrattamento, detenzione e commercio di fauna protetta e di proprietà dello Stato Italiano.

Controlli a tappeto ed ispezioni in esercizi commerciali in tutta la zona a nord di Napoli dove sono stati sequestrati centinaia di cardellini, verzellini, fringuelli, pappagalli, cani della prateria, bengalini, uccelli napoleone, scoiattoli americani ed asiatici, molte specie di anfibi, e tratte in salvo numerose specie di rapaci feriti dal piombo dei bracconieri (poiane, falchi, civette). I proprietari (5 persone) stati denunciati a piede libero e dovranno rispondere di detenzione illegale e vendita di gabbie illegali e fauna appartenente a specie particolarmente protette e per violazione della legge sul sentimento degli animali. Ispezioni capillari sono state effettuate presso alcune aziende circensi della zona, dove sono state riscontrate numerose violazioni per quanto concerne la detenzione e le condizioni igieniche di fauna esotica protetta. In molte delle tante perquisizioni domiciliari delle Guardie Lida sono state riscontrate numerose violazioni relative alla detenzione illegale di fauna protetta e denunciate all’Autorità Giudiziaria 4 persone per detenzione abusiva e commercio illegale di cardellini e rapaci.

 Successivamente è scattato un blitz congiunto di Guardie Zoofile Lida Napoli e Polizia Municipale di Napoli, in atto di repressione reati di bracconaggio e nello specifico uccellagione, che ha portato al sequestro ed alla liberazione de quo di centinaia di cardellini, verdoni, peppole, fringillidi ibridi, canarini, decine di gabbie cm 17×24 (gabbie illegali), reti per uccellagione etc. Decine di persone esercitavano la vendita abusiva di specie protette canore sul marciapiede. Sono state denunciate in stato di libertà 3 persone per maltrattamenti, detenzione e commercio abusivo di Fauna protetta e di proprietà dello Stato.

Operazione ben più vasta e di interesse nazionale invece, è stata effettuata dal Nucleo di polizia ittico venatoria Lida nella zona a sud-ovest del casertano e precisamente in quella vastissima area di enorme valore biologico che è la Terra dei Mazzoni, già tristemente nota per il primato europeo relativo alle infiltrazioni malavitose ed i rifiuti.

Sono state denunciate per atti di bracconaggio armato notturno (L. 157/92) e detenzione, maltrattamento ed abbattimento di massa di fauna migratoria (L. 189/2004) 2 persone, sequestrati 2 fucili calibro 12, migliaia di munizioni e cartucce di vario calibro, 6 richiami acustici elettronici, 40 richiami visivi (stampi in plastica riproducenti Anseriformi), 4 fari alogeni montati sotto le canne dei fucili ed utilizzati per illuminare i bersagli e tantissime attrezzature atte al conseguimento della violazione L. 157/92 in materia di esercizio venatorio (gabbie, scafandri, specchietti illuminati, apparecchi di puntamento, radio ricetrasmittenti, autoveicoli fuoristrada, reti per uccellagione).

Sono inoltre stati dati alla libertà sotto l’egida del sentimento per gli animali del Corpo Guardie Lida, in quanto trattenuti per le ali e per le zampe in acqua, 39 palmipedi e nello specifico: 19 Germani reali (a 10 dei quali, per evitare la fuga, sono state crudelmente strappate 4/5 penne remiganti primarie per ala), 5 codoni, 4 fischioni, 5 morette, 6 moriglioni, etc. e liberati circa 2500 cardellini, dei quali circa 500 fra verdoni, merli, peppole, usignoli, fringuelli, faneli, tordi, allodole e pettirossi. Le specie potenzialmente detenibili (canarini, ibridi, parrocchetti e bengalini) sono state sottoposte a sequestro perché stipate come sardine in gabbie dalle dimensioni ridottissime.

Denunciati all’autorità giudiziaria 2 proprietari di terreni adibiti al bracconaggio notturno armato agli anatidi e sequestrati 4 appostamenti fissi (bunker) in cemento armato con botola apribile a scorrimento orizzontale elettrica con telecomando, dotati di tutti i confort (stufe a gas, fornelli, stereo, tv, scorte di cibo e vettovaglie, sedili riscaldabili di auto prestigiose rubate) ma sprovvisti di autorizzazioni provinciali e governative. Infine sono state denunciate in flagranza differita 2 persone per violazione della L. 157/92 art. 18 n. 8 (fare la posta alla beccaccia ed appostamento sotto qualsiasi forma al beccaccino).

Il valore commerciale ed amatoriale degli animali (circa 5mila unità di varie specie faunistiche), le gabbie, le apparecchiature, i mezzi, i veicoli, le armi e le munizioni sequestrate ammonta ad oltre 160mila euro.

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