AVERSA. La città si abbellisce, si addolcisce, anche dopo il pacato clima natalizio e lo fa con cesti di fiori posti negli angoli strategici della città, per intenderci quelli istituzionali.
Splendidi bouquet di fiori di campo adagiati su basi di creta. Con molta probabilità il primo cittadino Domenico Ciaramella sta già preparando il campo di battaglia per le elezioni provinciali. Si sa, la strategia è vecchia come il mondo, trattare bene gli elettori prima dello sprint finale. Perche sembrerebbe davvero che il ciaramellone abbia sposato la causa Provincia, e che con tutto se stesso si stia dedicando allidea di sedere sugli alti scanni di Corso Trieste. I giochi sono aperti, e lo dimostra la notizia secondo cui lUdc non farebbe accordi in Campania né con lo schieramento di centrodesta, né con quello di centrosinistra. Quindi, i candidati alla presidenza della Provincia potrebbero essere addirittura quattro, uno dellUdc, uno del Pd, un altro del Pdl, ed infine uno dellMpa. Questa situazione sembra alletti non poco il primo cittadino aversano che, a dispetto di quello che dice qualcuno, non ha paura di affrontare alcun avversario, soprattutto che venga dal suo stesso partito. Allora gli incontri aperti e quelli riservatissimi si susseguono a raffica.
Laltra mattina è stato avvistato in città nientemeno che il sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, uno dei super favoriti del Pdl, alias Partito dellamore, alla presidenza della provincia, sponsorizzato addirittura dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Che Ciaramella stia pensando ad un ticket con il giovane collega dellagro caleno? Tra laltro, di una possibile vicepresidenza di Ciaramella si era parlato anche nel caso che fosse Domenico Zinzi (Udc) il candidato presidente del centrodestra. Lo stesso Magliocca durante lultima consiliatura guidata dal dimissionario Sandro De Franciscis, migrato a Lourdes, è stato capogruppo di An in consiglio provinciale, dimostrando grande dimestichezza con i fatti della politica. Inoltre, gode di un nutrito gruppo di fan che da circa due mesi sponsorizza la sua candidatura sul social network più seguito al mondo: Facebook.
Insomma, ci sono tutte le premesse affinché la città normanna abbia un vicepresidente o, perché no, anche un presidente in caso di mancato accordo su Magliocca, nel senso che il ticket di cui prima parlavamo potrebbe capovolgersi, con uno scambio di ruoli. In entrambi i casi ad Aversa servirebbe molto di più di tanti vasi pieni di fiori, ma molto di più.