Torna il Consiglio, Fabozzi stila programma dei “primi” cento giorni

di Redazione

 VILLA LITERNO. Si è tenuto mercoledì sera il primo Consiglio Comunale dopo la sentenza del Tar che ha reintegrato il sindaco Enrico Fabozzi dopo lo scioglimento del 23 aprile scorso.

Ha esordito proprio il primo cittadino, compiendo una lunga disamina dell’iter giudiziario e fornendo anche le linee guida per la nuova stagione politica che attende il territorio di Villa Literno. Fissato una sorta di programma dei prossimi cento giorni: definitiva esecutività del Puc (passando per l’approvazione della Vas in Regione), risoluzione questione abbattimenti, completamento rete idrica e fognaria, questione ambientale, a cominciare dalla revoca delle 104 ordinanze di sequestro ai proprietari terrieri di Villa Literno; revoca resa possibile dalle nuove analisi Asl.

Il sindaco ha poi annunciato una rideterminazione della pianta organica attraverso la diminuzione delle Aree dirigenziali (che diverranno otto) e attraverso il reintegro degli Lsu a cui era stata tolta l’integrazione: “Un taglio del 20 per cento – ha detto Fabozzi – consentirà a tutti di godere dell’integrazione economica comunale”. Ne è seguito un lungo ed approfondito dibattito, cui hanno partecipato tutte le parti politiche rappresentate in Consiglio Comunale: per la minoranza Antonio Tonziello (che si è dimesso da capogruppo Indipendente), Franco Policarpio, Aldo Riccardi, Franco Zaccariello; per la maggioranza Nicola Griffo e il capogruppo Augusto Pedana.

Si è passati poi agli altri punti all’ordine del giorno, a cominciare dalla comunicazione di due prelievi dal fondo di riserva decisi dalla Commissione Straordinaria e la ratifica – con voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza – della delibera che ha deciso variazioni al bilancio dell’esercizio finanziario 2009. Il prelievo straordinario è stato necessario per pagare gli stipendi, assicurare il carburante degli automezzi comunali, conferire incarichi legali e pagare le spese previste in vista del trasferimento degli uffici demografici in una nuova sede.

Il Consiglio, infine, ha approvato all’unanimità le modifiche e le integrazioni proposte al vigente regolamento Tarsu, tariffa rifiuti solidi urbani: tutti i pagamenti sono slittati nel tempo.

L’intervento del sindaco Fabozzi

“Si ricomincia”. Si è presentato con queste parole in Consiglio Comunale, mercoledì scorso, il Sindaco Enrico Fabozzi, dopo aver ricevuto la parola dal Presidente Antonio Ciliento. Era la prima riunione dopo lo scioglimento per presunte infiltrazioni camorristiche e dopo la sentenza del Tar, che ha annullato il decreto del Presidente della Repubblica. Inevitabile, quindi, che le comunicazioni di Fabozzi partissero proprio dalla vicenda giudiziaria, ricostruita in tutti i suoi passaggi, fin dalla nomina della Commissione d’accesso, che ha portato poi allo scioglimento e all’arrivo della Commissione Straordinaria, “in merito alla quale – ha detto il Sindaco – non voglio fare valutazioni. Parliamo di funzionari del Ministero, che sono venuti a Villa Literno con un loro abito mentale e con una loro durezza e che quindi, anche senza volerlo, possono aver arrecato danni ai cittadini. Ma hanno anche provato a mettere mano a questioni importanti, che magari noi politici non abbiamo saputo affrontare”. Addentrandosi in questioni di politica amministrativa, il Sindaco ha parlato di due indirizzi: da un lato la volontà di non disperdere quanto fatto fino allo scorso aprile, dall’altro la consapevolezza che comincia un nuovo percorso per la compagine amministrativa eletta nel maggio 2008. Proprio per questo, ha voluto proporre al consesso una nuova comunicazione programmatica, partendo dai casi più urgenti.

PIANO URBANISTICO COMUNALE. “Appena insediati, dalla Regione ci hanno chiesto di integrare la relazione presentata a suo tempo per ottenere la Vas e per questo già lunedì scorso abbiamo presentato tutte le informazioni richieste. Il prossimo 21 dicembre si riunirà la Commissione regionale Vas e auspichiamo vada tutto bene, anche perché abbiamo soddisfatto tutte le loro richieste. Dopodiché, non ci saranno intoppi, ratificheremo il passaggio in Consiglio, quindi la palla passerà alla Provincia per l’emissione del decreto esecutivo”.

ABBATTIMENTI IMMOBILI ABUSIVI. “Non possiamo immaginare di revocare il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Commissione Straordinaria per il piano di abbattimenti. Al Prefetto di Caserta (con il quale già giovedì mattina era previsto un incontro; ndr) diremo che nella nostra situazione, con il Puc in via di definitiva approvazione, la situazione di molti cittadini potrà essere risolta, se non in pochissimi casi davvero insanabili. La nostra idea, però, non è limitarci al condono degli immobili abusivi, quanto arrivare ad un piano di riqualificazione di intere zone del nostro territorio. Abbattere le case è poco conveniente: costa 113mila euro e la spesa è a carico del Comune, che poi dovrà rivalersi sul proprietario, acquisendone il terreno nel caso in cui nel giro di cinque anni non riuscisse a ricevere i soldi. Insomma, se quella famosa mattina avessero abbattuto 10 case, ci ritroveremmo con un debito di oltre un milione di euro”.

SCUOLE. “In questi mesi, dall’arrivo della Commissione Straordinaria, si è interrotto il dialogo fra l’amministrazione e i dirigenti scolastici, noi dobbiamo essere bravi a riprendere quel dialogo e risolvere tanti problemi (dalla refezione alla fornitura di prodotti di prima necessità, fino alle infrastrutture) che nel frattempo si sono creati”.

TERRENI NON COLTIVABILI. “Venerdì scorso, fortunatamente, l’Asl ci ha comunicato che le ordinanze di sequestro dei 104 siti potevano essere revocate, in quanto non risultavano contaminati i prodotti della terra né i foraggi usati per l’alimentazione degli animali. I nostri uffici, quindi, hanno già cominciato ad inviare le comunicazioni. C’è da dire però che questa vicenda deve servirci da lezione. Noi dobbiamo essere i primi a salvaguardare il nostro territorio: cerchiamo di stare più attenti nei confronti di chi viene a scaricar ere nei nostri terreni. Quella ambientale è una questione ancora aperta, che parte necessariamente dalla vigilanza. Fra l’altro ho visto che anche quelle aree che avevamo bonificato nel recente passato sono di nuovo invase dai rifiuti. Siamo incivili se continuiamo a comportarci così”.

SITUAZIONE FINANZIARIA. “Non siamo in una situazione così drammatica come ho letto sui giornali. Stiamo meglio di tanti altri Comuni del circondario, della Campania e, se vogliamo, anche del resto d’Italia. Abbiamo tanti debiti, è vero, ma anche tanti crediti, per esempio quello con la Fibe. E poi c’è da dire che abbiamo tanti pagamenti ancora da ricevere: dagli oneri di urbanizzazione, all’Ici, alla Tarsu”.

LAVORI PUBBLICI. “C’erano ben cinque opere già finanziate e appaltabili il cui iter purtroppo si è arenato per mancanza di iniziativa”.

PIANTA ORGANICA. “La Commissione straordinaria aveva già predisposto una rimodulazione della pianta organica comunale, noi partiremo da quella bozza per arrivare, dopo la necessaria concertazione con i sindacati, ad una struttura con 8 aree dirigenziali, con una organizzazione più snella ed economica”.

LSU. “Non possiamo sposare la linea della Commissione Straordinaria, che ha tolto l’integrazione economica comunale a circa la metà dei lavoratori socialmente utili in servizio presso il Comune di Villa Literno. In questo periodo così complicato, invece, noi riteniamo opportuno proporre un sacrificio economico a tutti, rinunciando al 20% dello stipendio; ciò permetterà a tutti di avere nuovamente l’integrazione. Inoltre, non trovo giusto, né produttivo, che i lavoratori socialmente utili debbano timbrare il cartellino: ritengo invece più opportuno impiegarli in progetti di pubblica utilità”.

TRIBUTI ITALIA. “Come è noto, il governo ha revocato a Tributi Italia l’autorizzazione a riscuotere i tributi per conto degli Enti. Noi, per fronteggiare l’emergenza, abbiamo aperto un conto corrente per consentire ai cittadini di pagare l’Ici in scadenza (informazioni attraverso volantini, manifesti e sito internet istituzionale), poi nelle prossime settimane affronteremo il problema dei lavoratori liternesi coinvolti”.

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