Ipotesi voto anticipato, Casini propone fronte repubblicano contro Berlusconi

di Angela Oliva

Pierferdinando Casini e Gianfranco FiniROMA. Un unico schieramento, che comprenda Udc, Pd, Idv e anche l’area del Pdl che fa capo a Gianfranco Fini, potrebbe nascere in caso di elezioni anticipate e opporsi al premier Silvio Berlusconi.

E’ questa l’idea lanciata da Pierferdinando Casini, a margine del congresso del Movimento cristiano dei lavoratori: “Io mi auguro che questa partita non si giochi e che Berlusconi risolva i problemi del Paese. Ma se pensa di utilizzare la questione giudiziaria per trasformare la democrazia in una monarchia, attaccando Napolitano e la Consulta, avrà una risposta dura, netta e univoca. E ci saranno sorprese”.

Grandi movimenti si affacciano all’orizzonte poiché una grande coalizione repubblicana che si schieri, come ha sottolineato lo stesso Casini, a difesa della democrazia porterebbe un grosso scossone agli equilibri politici attuali: “Innanzitutto dico che uno schieramento repubblicano dovrebbe interpellare le coscienze di tanti parlamentari della Pdl, che non credo possano accettare una deriva di questo tipo – aveva spiegato -. Aggiungo che una divisione del Paese così lacerante sarebbe perniciosa e mi auguro che Berlusconi non segua questa strada. Ma un caso del genere richiederebbe una risposta inedita rispetto a quelle che si sono prefigurate fino ad oggi. Osservo però che minacciare le elezioni anticipate non significa averle”.

Dal canto suo, Gianfranco Fini non conferma le dichiarazioni di Casini ma non cerca neppure di smentire, affermando: “Credo che sia giusto, quando si rappresenta l’Italia all’estero o comunque in un consesso internazionale, astenersi da qualsiasi commento che riguarda la politica italiana”.

Più dura la reazione da parte del Pdl che , attraverso il portavoce Daniele Capezzone, ha affermato: “E’ una presa di posizione sconcertante e siamo convinti che gli elettori Udc,che sono dei moderati,punirebbero senza appello una scelta di alleanza anche con Di Pietro e sinistra”. L’ex alleanzino Italo Bocchino, vicecapogruppo del Pdl alla Camera, ha parlato delle ipotesi di Casini come di “questioni serie”, ribadendo però che “all’orizzonte non c’è l’ipotesi di un governo alternativo a quello voluto dagli elettori nè avrebbe senso il ricorso al voto anticipato, essendoci una maggioranza ampia che ha un programma elettorale da rispettare”.

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